Tir, bloccate statali e autostrade
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fonte:
- Giornale di Sicilia
tensione a gela, fermate le attività del petrolchimico. senegalese aggredito ad agrigento. enna isolata scaffali semivuoti nei supermercati di palermo
Su alcuni Tir, fermi da tre giorni nelle Raffinerie di Gela e Priolo per lo sciopero contro il caro-gasolio e i rincari dei pedaggi autostradali, campeggiano le bandiere della Trinacria, simbolo degli indipendentisti. A Catania tra padroncini e agricoltori sono comparsi gruppi di militanti del movimento di estrema destra Forza nuova, mentre a Palermo a fianco dei camionisti ci sono gli anarchici del centro sociale "Anomalia". Una mobilitazione anomala, dunque, perché coinvolge pezzi di società e gruppi politici che hanno poco in comune se non la crisi economica. Palermo, chiuso l’ ingresso del porto Palermo, al terzo giorno di sciopero dei Tir, è una città se non ancora in ginocchio quantomeno sofferente. E molto. L’ abitudine del cittadino del capoluogo alla routine di tutti i giorni c’ entra solo in parte. Ci sono dati e situazioni oggettive, a creare confusione e disagio. La benzina sta per terminare, il cibo dagli scaffali inizia a sparire, la circolazione in vari punti della città e anche in alcune strade provinciali è lenta e difficile, se non impossibile. I blocchi alla rotonda di via Oreto, al porto. Qui la Capitaneria ha chiuso l’ ingresso dopo la protesta dei pescatori di Porticello. In provincia numerosi i blocchi. Sulla Palermo-Agrigento, a Lercara e Bolognetta. Sulla Palermo-Sciacca hanno lasciato i residenti di San Cipirello e San Giuseppe Jato intrappolati in casa. Il "Movimento dei Forconi" ha bloccato tutte le vie d’ uscite a mezzi pesanti ed automobili. Gela, bloccate le attività del petrolchimico Manca la benzina e comincia a scarseggiare anche nei supermercati qualche prodotto di prima necessità. Gli effetti del lungo black-out dei trasporti cominciano a farsi sentire nel capoluogo nisseno, ma soprattutto a Gela – il fronte più caldo della protesta – dove l’ attività del petrolchimico è praticamente ferma. Dall’ impianto, presidiato all’ esterno dai manifestanti, non escono camion e il clima di tensione è ormai alle stelle. Ieri il prefetto Umberto Guidato ha presieduto un vertice con forze dell’ ordine e con alcuni sindaci per fare il punto sui disagi provocati dalla protesta. Agrigento, senegalese preso a sprangate Distributori di carburante chiusi perché le scorte sono esaurite, supermercati presi d’ assalto: niente più acqua minerali sugli scaffali e vanno a ruba i prodotti a lunga conservazione. Nelle diverse file chilometriche formatesi davanti ai distributori di benzina, nella serata di martedì, un senegalese è stato preso a sprangate alla testa, ed è finito in ospedale, perché si è "permesso", di rimproverare un empedoclino di 30 anni che aveva sorpassato tutti gli altri automobilisti incolonnati per fare rifornimento al distributore di carburante sulla Statale 115, a Porto Empedocle. La polizia ha, però, identificato e denunciato il presunto aggressore. A fare la voce grossa sono stati i tassisti che hanno attraversato le vie cittadine sino ad arrivare in prefettura dove hanno incontrato il prefetto Francesco Alecci. Ragusa, negozi chiusi per solidarietà Continuano i blocchi stradali anche in provincia di Ragusa. Molti i disagi per gli automobilisti per i notevoli rallentamenti sulle principale strade di collegamento. La protesta sta creando particolari problemi a Modica dove si è concentrata la maggior parte dei manifestanti che, nella zona del polo commerciale, hanno reso difficile la circolazione. Molti negozi chiusi in segno di solidarietà alla protesta, tutti chiusi i distributori di carburante. Nei supermercati della provincia cominciano a mancare le scorte di latticini, ortofrutta, acqua minerale. Sono oltre trecento i camion fermi ai bordi delle strade. I manifestanti presidiano, oltre al polo commerciale di Modica, i mercati ortofrutticoli di Comiso, Scicli, Vittoria, la Statale 115. Enna isolata, bloccata l’ autostrada e la Statale Anche l’ Ennese si unisce alla protesta e da ieri mattina è in gran fermento. Blocco sull’ autostrada 19/Palermo-Catania, e sulla Statale 192, l’ unica alternativa per gli automobilisti all’ autostrada. Di fatto la viabilità è paralizzata. Forte la partecipazione nei due presidi ennesi di tutte le categorie come camionisti, artigiani, imprenditori agricoli e commercianti, in linea con le altre decine di postazioni siciliane. In alcuni centri abitati da due giorni hanno chiuso anche bar ed esercizi pubblici. Una vera e propria mobilitazione con oltre 400 i manifestanti, ma il numero cresce. Catania, Codacons lancia l’ allarme speculazione La benzina ai distributori di carburante comincia a scarseggiare, così come i generi alimentari nei mercati cittadini. Il Codacons lancia l’ allarme speculazione sui pressi dei prodotti. I manifestanti hanno paralizzato Paternò. Alla loro protesta si sono aggiunti gli studenti. A Scordia la protesta è andata crescendo con il tam tam su facebook. La cittadina non è isolata, ma poco ci manca. Anche in questo caso gli studenti hanno aderito alla protesta. Molte le saracinesche dei negozi abbassate, non tutte in segno di solidarietà. Siracusa, bloccate le autocisterne Restano dentro nelle raffinerie della Isab di Priolo e della Esso di Augusta le autocisterne per il trasporto di benzina e gasolio. I manifestanti presidiano gli ingressi del Petrolchimico per fermare i mezzi pesanti con i carichi di carburante che riforniscono la Sicilia. La polizia ha scortato le autocisterne per il rifornimento degli aerei a Fontanarossa. Nella prefettura di Siracusa è stata attivata sin dal primo giorno dello sciopero dei Tir una unità di crisi che sta monitorando costantemente la situazione. (*gasc-leas-ima-lans-grmi-ep-cr-sg*)La protesta ormai dilaga e ora assume connotazioni politiche. Sui Tir a Gela e Priolo campeggiano le bandiere della Trinacria degli indipendentisti. Ma si affacciano anche frange di estrema destra e anarchici.
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Tags: agricoltori, aumenti, autotrasportatori, Benzina, blocchi, forza d'urto, gasolio, Palermo, sicilia