Ticket del parcometro scaduto e multe Il ministero dà ragione ai cittadini
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fonte:
- La Provincia di Sondrio
Nuova puntata nella querelle relativa alle multe per divieto di sosta nei parcheggi con le strisce blu emanate in caso di ticket del parcometro scaduto: giovedì il sottosegretario al ministero dei Trasporti Umberto Del Basso De Caroviola, rispondendo a un’ interrogazione parlamentare ha dato ragione al Codacons, secondo cui, in caso di ticket del parcometro scaduto l’ automobilista non deve subire una sanzione (25 euro) per divieto di sosta, ma semplicemente corrispondere la differenza di importo tra l’ orario indicato sul ticket e quello in cui l’ infrazione è stata accertata.La precisazioneDe Caroviola ha infatti sottolineato come il pagamento in misura insufficiente non costituisce violazione al codice della strada, ma configura unicamente un’ inadempienza contrattuale e implica dunque solo il saldo della tariffa non corrisposta.Rimane però ancora aperta un’ altra questione molto importante per il Codacons: l’ associazione, infatti, vorrebbe l’ annullamento delle multe per divieto di sosta per il biglietto del parcometro scaduto comminate negli ultimi 60 giorni e soprattutto la restituzione dei soldi indebitamente incassati dai Comuni negli ultimi quattro anni.Vale la pena di ricordare che nel 2013 a Sondrio sono state elevate 3.340 multe per auto in sosta nei parcheggi a pagamento con il tagliando scaduto: l’ importo totale è stato di 83.500 euro. Se – per fare un calcolo approssimativo – si moltiplica questa cifra per gli ultimi quattro anni, il Comune di Sondrio sarebbe costretto a restituire qualcosa 334 mila euro.D’ altro canto il sottosegretario De Caroviola ha sottolineato come, per recuperare il saldo della tariffa non corrisposta, le amministrazioni locali possono affidare ai gestori del servizio le azioni necessarie, compresi il rimborso delle spese e le penali da stabilire con apposito regolamento comunale.Servono regole uguali per tuttiOra secondo il Codacons, che chiede di essere sentito in rappresentanza dei cittadini dal Ministero dei trasporti è però il ministero stesso ad avere il compito di emanare una circolare che disciplini il recupero di queste somme: «In caso di totale libertà dei Comuni – evidenzia proprio il Codacons – ci sarebbero abusi. Se, infatti, i Comuni stabilissero nei loro regolamenti di far rientrare, sotto forma di rimborso spese e penali, gli stessi importi previsti per le multe è evidente che sarebbero regolamenti illegittimi, impugnabili. In caso di ticket scaduto, i vigili devono mettere sul cruscotto un avviso con bollettino postale, indicando un importo esattamente pari alla differenza tra il ticket pagato e quello da pagare. Solo se il consumatore non paga in tempo utile e il Comune è costretto a notificare l’ inadempienza, allora potranno essere addebitate le spese di notifica».Una linea, quella di un intervento a livello centrale, condivisa anche da Mauro Bradanini, comandante della Polizia locale di Sondrio: «Per quanto ci riguarda rimaniamo in attesa – spiega Bradanini – anche perché ci sono pronunciamenti della Corte dei Conti che vanno contro la linea “tracciata” dal Codacons. È comunque certo che serve maggiore chiarezza sulla questione, con una modifica all’ articolo 7 del Codice della strada o un nuovo regolamento che venga però emanato a livello centrale. Se si lascia che siano i Comuni a decidere autonomamente si rischia, infatti, ulteriore confusione».n.
giuseppe maiorana
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