9 Dicembre 2022

TEST OLIO D’OLIVA: CODACONS PRESENTA NUOVO ESPOSTO AD ANTITRUST

 

Sui test comparativi dell’olio extravergine d’oliva il Codacons ha presentato un nuovo esposto all’Antitrust dopo la pubblicazione in questi giorni di alcuni articoli stampa che riprendono una vecchia indagine della rivista Altroconsumo pubblicata nel 2021.
Ebbene tali articoli rinviano a quanto pubblicato da Altroconsumo riguardo alla classifica degli olii extravergine e risalente al 2021 – già oggetto di segnalazione all’antitrust che ha imposto alcune prescrizioni nello svolgimento e pubblicazione dei test ad Altroconsumo, proprio a seguito della segnalazione del Codacons, prescrizioni che, per inciso, il Codacons non ritiene sufficienti a tutelare il consumatore dalla mancanza di trasparenza e il possibile uso dei test per orientare la clientela attraverso un fenomeno di pubblicità ingannevole.
Gli articoli riportano la classifica redatta da Altroconsumo:
1. Monini Bios
Qualità: ottima. Punteggio 78. Costo: 11,12 €/l
2. Clemente
Qualità: ottima. Punteggio 75. Costo: 9,32 €/l
3. Carapelli Bio
Qualità: ottima. Punteggio 73. Costo: 8,14 €/l
4. Eurospin, Amo essere biologico, Podere del Conte 100% italiano biologico
Qualità: ottima. Punteggio 73. Costo: 6,39 €/l
5. Carapelli il frantoio
Qualità: ottima, 71. Costo: 5,41 €/l
6. Desantis 100% italiano
Qualità: ottima, 71. Costo: 6,13 €/l
7. Desantis classico
Qualità: ottima, 71. Costo: 4,43 €/l
8. Conad Verso Natura Bio
Qualità: ottima, 70. Costo: 5,73 €/l
9. De Cecco classico
Qualità: ottima, 70. Costo: 5,70 €/l

Nei pubblicizzati Test non sono indicati i laboratori in cui sono state effettuate le analisi e affidandosi anche a prove cd di assaggio. Ne consegue l’attribuzione di un punteggio – richiamato e pubblicato dalle Riviste on line – che viene assegnato ad ogni prodotto per ognuna delle caratteristiche prescelte. Tuttavia gli “esperti” e i laboratori ove vengono effettuate le indagini non sono noti né resi evidenti nell’originario articolo di Altroconsumo del 2021 e così anche dalle riviste che hanno richiamato espressamente i risultati dei test di Altroconsumo a dicembre 2022 a scopo evidentemente pubblicitario.
Per tale motivo il Codacons ha chiesto all’Antitrust di aprire una nuova indagine volta ad accertare se sussistono i presupposti ai fini della eventuale configurabilità dello sviamento della clientela (atto di concorrenza sleale) e del turbamento di mercato attraverso l’attiva sollecitazione alla clientela a non avvalersi più dei prodotti delle Aziende bocciate.

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