12 Aprile 2015

Tesoretto, c’ è l’ assalto Salvini: vada agli esodati

Tesoretto, c’ è l’ assalto Salvini: vada agli esodati

Quando parte l’ assalto alla diligenza, c’ è sempre qualcuno più aggressivo nella battaglia. E a distinguersi è Matteo Salvini. «Siamo disposti ad andare a prendere Renzi a Palazzo Chigi se per caso non dovesse usare i soldi per aiutare le vittime della legge Fornero». Ecco, il segretario della Lega Nord ha il pregio, se così si può dire, di esternare in maniera diretta i suoi desideri. Ma, anche se con toni più sfumati, a centinaia tra politici e sindacalisti si sono scatenati in queste ore per suggerire al governo l’ utilizzo più appropriato del tesoretto di 1,6 miliardi spuntato fuori dalle pieghe del Def. Alla testa degli indiani, appunto, Salvini. Il quale ipotizza un intervento a favore delle cosiddette vittime della riforma delle pensioni e dell’ agricoltura. «Oggi è il 997esimo giorno dall’ entrata in vigore dell’ infame legge Fornero, ha spiegato il leader leghista. Un presidente del Consiglio normale se trova dei soldi sotto al letto li usa per aiutare le vittime di questa legge. Penso agli esodati, ai mancati pensionati, a quelli che si son visti derubare 3-5-7 anni di vita o di pensione». E ancora: «Ma non è l’ unica opzione, il tesoretto potrebbe essere impiegato anche per cancellare l’ Imu agricola». Di orientamento diverso i sogni ad occhi aperti di Susanna Camusso. Il segretario Cgil preferirebbe invece che i soldi andassero «agli investimenti e all’ occupazione». «Questo Def, per come è impostato, dà per scontato il mantenimento degli attuali livelli di disoccupazione», ha spiegato il leader sindacale. Che però non si illude perché «in questi casi sarei come San Tommaso, aspetterei la legge di stabilità per vedere se davvero ci sono le risorse». Sempre in area sindacale, il segretario della Cisl Annamaria Furlan non ha dubbi e detta: «Estendere gli 80 euro ai pensionati». Tema, quest’ ultimo, popolare assai. Così in una nota il vicesegretario nazionale vicario Udc, Antonio De Poli, spiega che il suo partito «da tempo chiede un’ estensione della platea dei beneficiari del bonus di 80 euro anche alle famiglie monoreddito con figli a carico, lavoratori autonomi, partite Iva e incapienti». «Allora se esiste questo tesoretto, il governo lo usi subito per abbassare le tasse a famiglie e imprese» confida Rocco Palese, capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio della Camera. Mentre il capogruppo di Sel alla Camera Arturo Scotto, ne approfitta per riproporre uno dei temi più cari alla sinistra e spiega che il bonus «andrebbe usato per misure sperimentali di reddito di cittadinanza come chiedono movimenti e associazioni a partire da Libera di Don Ciotti». In area di governo, il viceministro all’ Economia Enrico Morando sollecita un sostegno «a coloro che si trovano in una situazione di povertà assoluta». Anche dal Codacons arriva una richiesta: la cifra va investita per il rilancio dei consumi e per sostenere le associazioni dei consumatori nella lotta alle illegalità. «Occorre ridare potere d’ acquisto alle famiglie per colmare l’ enorme perdita della capacità di spesa subita dai cittadini pari al -12%» ha spiegato il presidente Carlo Rienzi. E Confcommercio fa sapere che il governo «deve procedere a tagli immediati di sprechi e inefficienze nella spesa pubblica destinando i risparmi alla riduzione della pressione fiscale». Mentre la Cgil lancia l’ allarme sugli stipendi di 3 milioni di dipendenti pubblici, prevedendo alla luce del Def il prolungamento del blocco contrattuale (in vigore dal 2010), non solo per quest’ anno ma anche, quantomeno, per il 2016. Intanto i lavoratori delle Province portano la loro protesta in piazza, dichiarandosi pronti a rioccupare gli uffici pubblici in assenza di risposte dal governo. Il segretario della Fp-Cgil, Rossana Dettori, lamenta il «caos» generato dalla riforma Delrio e dai successivi interventi, con il rischio di «20mila esuberi» da gestire. © riproduzione riservata.
 

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