16 Maggio 2013

Terremoto all’Aquila, il giudice: “Quella scossa non era imprevedibile”

Terremoto all’Aquila, il giudice: “Quella scossa non era imprevedibile”
Il
giudice ha disposto il pagamento di 100mila euro a ciascun genitore e
di 50mila euro a ogni fratello o sorella degli otto giovani che sono
morti alla Casa dello studente

Il terremoto dell’Aquila che ha portato al crollo tra gli altri della Casa dello studente «non era affatto imprevedibile». Così il giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni sulla sentenza di condanna per il crollo del 6 aprile 2009, in cui morirono otto giovani.  
A quattro anni di reclusione erano stati condannati Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, tecnici autori dei lavori di restauro del 2000 che, secondo l’accusa, avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua edificazione negli anni ’60. Circostanza confermata già dal perito del tribunale, Maria Giovanna Mulas, in una relazione di 1.300 pagine. I tre tecnici sono stati anche interdetti dai pubblici uffici per 5 anni. A due anni e mezzo era stato condannato Pietro Sebastiani, tecnico dell’azienda per il diritto agli studi universitari. Gli stessi erano stati condannati, inoltre, a pagare provvisionali ai parenti delle giovani vittime: il giudice, infatti, aveva disposto il pagamento di 100mila euro a ciascun genitore e di 50mila euro a ogni fratello o sorella. Un importo complessivo che si aggira sui 2 milioni di euro. Numerose le parti civili a cui è stato riconosciuto un risarcimento. Tra queste il Codacons, Cittadinanza attiva e il Comune dell’Aquila, cui sono stati riconosciuti 5mila euro ciascuno.  
Con la formula «per non aver commesso il fatto» erano stati assolti Luca D’Innocenzo e Luca Valente, all’epoca – rispettivamente – direttore e presidente Adsu, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani, tecnici autori di interventi minori. Il non luogo a procedere era stato disposto per Giorgio Gaudiano, che negli anni ’80 ha acquisito la struttura da un privato per conto dell’ateneo aquilano, e Walter Navarra, che ha svolto lavori minori. Per loro, che avevano scelto il giudizio ordinario, il processo era nella fase dell’udienza preliminare.  
Secondo il gup nella vicenda del crollo della “Casa dello studente” «i tecnici hanno colpevolmente e reiteratamente ignorato tutte le prescrizioni». 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this