TERREMOTO: AL VIA IL PROCESSO NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI
IL CODACONS CHIEDE DI ESSERE AMMESSO COME PARTE CIVILE
Il Codacons si è costituito parte civile nel procedimento penale nei confronti dei componenti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi, riunitasi a L’Aquila il 31 marzo 2009 con “l’obiettivo di fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane”. Precisamente una settimana dopo, il 6 aprile, si registrò la famosa scossa delle 3.32 di 5.8° della Scala Richter che produsse 308 morti, 1600 feriti e oltre 65.000 sfollati.
Nello specifico si procede nei confronti di Franco Barbieri (presidente della suddetta Commissione), Bernardo De Bernardis (vice capo settore tecnico operativo della Protezione Civile), Enzo Boschi (presidente Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Giulio Selvaggi (direttore Centro Nazionale Terremoti), Gian Michele Calvi (direttore Fondazione Eucentre), Claudio Eva (ordinario di fisica terrestre all’università di Genova) e Mauro Dolce (direttore dell’Ufficio Rischio Sismico della Protezione Civile) per accertare se siano venuti meno ai “doveri di valutazione del rischio connessi alla loro qualità e alla loro funzione e tesi alla previsione e alla prevenzione e ai doveri di informazione chiara, corretta, completa” (ex artt. 113, 589 commi 1 e 3, 590 c.p.).
L’associazione, già ammessa come parte civile nei procedimenti riguardanti i danni al Convitto Nazionale mira ad ottenere ora un equo risarcimento per le gravi violazioni dei diritti di cittadini, consumatori e utenti in conseguenza delle condotte delittuose di cui ai capi di imputazione.
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