9 Aprile 2014

‘Terra dei fuochi’ nel Cilento, udienza rinviata a dicembre. Commissione: “Diteci almeno quali sono i terreni tossici”

‘Terra dei fuochi’ nel Cilento, udienza rinviata a dicembre. Commissione: “Diteci almeno quali sono i terreni tossici”

   

Sarebbe dovuto riprendere oggi, mercoledì, il processo ‘Chernobyl’ che tratta il delicatissimo argomento della ‘Terra dei fuochi’ nel Cilento e Vallo di Diano. Nel registro degli indagati sono finite 38 persone con l’ accusa di disastro ambientale per sversamento illegale di rifiuti in acqua o in terra. Sono amministratori di società, imprenditori, agricoltori e autisti che, secondo chi indaga, dall’ area vesuviana e casertana per anni hanno trasferito rifiuti (anche tossici) nelle terre del secondo Parco più esteso d’ Italia. L’ udienza è stata rinviata al mese di dicembre, determinando lo slittamento di un altro anno del dibattimento, se si considera che la prima udienza preliminare si tenne lo scorso 5 dicembre. Intanto il Movimento 5 stelle ha presentato una interrogazione parlamentare. Portavoce dell’ iniziativa è Angelo Tofalo. Nell’ interrogazione i parlamentari dei Cinque Stelle chiedono quali iniziative urgenti, anche normative, si intendano adottare per evitare che i procedimenti penali, aventi oggetto reati ambientali, cadano in prescrizione. Nei giorni scorsi si è riunita anche la commissione della ‘Terra dei Fuochi’. Il presidente Codacons Campania, Enrico Marchetti, per l’ occasione ha presentato diverse istanze, circa la questione rifiuti. «Il Codacons infatti – si legge in un comunicato stampa – chiede: alla procura della Repubblica di Salerno di conoscere se i terreni interessati dagli svernamenti illeciti, nel Vallo di Diano ed in altre località della Provincia di Salerno, oggetto del processo Chernobyl, siano ancora sottoposti a sequestro, al fine di procedere in tempi rapidissimi alle analisi ed alla relativa bonifica; ad entrare in possesso, per renderlo pubblico, del registro dei tumori, per comprendere l’ incidenza per aree dei fattori inquinanti sull’ insorgere di malattie». ©
Luigi Martino

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