Termini paralizzata, maxi accampamento E domani lo sciopero
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fonte:
- Corriere della Sera
Ieri giornata terribile a Termini, dove l’ incendio scoppiato alle porte di Firenze ha messo in ginocchio il traffico ferroviario, e per domani si attendono nuovi disagi: è per ora confermato lo sciopero nazionale dei trasporti che, a Roma e nel Lazio, durerà quattro ore, dalle 12.30 alle 16.30. Fermi, dalle 8 alle 12, anche i taxi. Alla stazione, appresa la notizia del rogo alla cabina elettrica dell’ alta velocità tra Rovezzano e Campo di Marte, la gravità della situazione appare chiara fin da subito: sui monitor che dovrebbero annunciare arrivi e partenze invece, per tutto il giorno, lampeggiano solo brutte notizie. Cancellazioni, ritardi fino a quattro ore, nessuna informazione sull’ eventuale ripresa delle partenze e anzi il consiglio di rinunciare: «Meglio non prenotare altri treni, per oggi», si lascia sfuggire Melissa dell’ assistenza clienti. Trenitalia, ha fatto poi sapere il gruppo, rimborserà integralmente i biglietti. Almeno questo, certo. Però, nell’ attesa, davanti alla prospettiva di un viaggio sfumato col sottofondo di un numero verde che suona sempre a vuoto, i nervi cedono. «Continuano a ripeterci di chiedere il risarcimento, come se fosse il costo di questo biglietto il problema più grave». Diventa così un grande accampamento, Termini: turisti sdraiati a terra, chi apre il sacco a pelo, chi si slaccia le scarpe. Servirebbero molte più panchine e molti più bagni. «Che scandalo, c’ è gente anche anziana costretta a sedersi a terra», indica Carla, che ha aspettato troppo e ora non ce la fa più, se ne va lasciando dietro di sé una fila lunghissima, che in fondo si arriccia per non uscire dalla stazione ed evitare almeno il caldo bollente. Cento metri di attesa, ha calcolato chi c’ era, e infatti l’ ultimo passeggero esibisce un bigliettino poco incoraggiante: numero 373. Per questo il Pd ha sollecitato la sindaca Virginia Raggi: «Invii a Termini la Protezione civile e bottigliette d’ acqua». Oltre al rogo – doloso – vicino a Firenze, nel Lazio ha creato problemi anche l’ incendio vicino ai binari tra Sezze Romano e Latina, che ha rallentato la circolazione tra Roma, Formia e Napoli, linea molto utilizzata anche dai pendolari. E domani si replica. Lo sciopero indetto a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Autoferrotramvieri, Faisa Cisal e Slm Fast Confsal a Roma e nel Lazio si farà sentire tra la fine della mattinata e le prime ore del pomeriggio, tra le 12.30 e le 16.30: l’ agitazione riguarderà Atac, le linee periferiche di Roma Tpl e il trasporto regionale di Cotral, mentre sul fronte treni i disagi potrebbero farsi sentire tra le 9 e le 17. Fermi dalle 8 alle 12 contro «l’ immobilismo del governo» anche i taxi: «Chiediamo da tempo e con forza l’ attuazione della nuova normativa in tema di trasporto pubblico non di linea senza ottenere riposta – spiegano il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci, e Alessandro Atzeni, della Fit-Cisl del Lazio -. Come un fulmine a ciel sereno, un’ interpretativa del ministero dell’ Interno ha rimesso in discussione il decreto legge 135/2018, un provvedimento approvato dal Parlamento e accettato dalle parti sociali che reintroduceva regole elementari in un settore devastato dall’ abusivismo». Davanti, infine, all’ ipotesi di un secondo sciopero di Alitalia, in programma venerdì, il Codacons annuncia iniziative: «Denunceremo i sindacati per violenza privata, intanto chiediamo ai prefetti e al premier di precettare tutti i lavoratori».
erica dellapasqua
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