2 Marzo 2020

Tende «pre-triage» davanti agli ospedali iblei

Michele BarbagalloConclusa la sistemazione in tutti e tre gli ospedali della provincia di Ragusa delle tende che la Protezione Civile regionale ha voluto per le attività di pre-triage riservate a coloro che presentano sintomi da coronavirus. L’ iniziativa rientra tra le misure di prevenzione adottate dalla Regione Siciliana e riguarda tutti gli ospedali Dea di secondo livello e i presidi sanitari dove sono presenti reparti di malattie infettive, tranne le strutture che dispongono già di percorsi dedicati. Tende dunque all’ ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, al Guzzardi di Vittoria e al Maggiore di Modica. Così come disposto dalle linee guida ministeriali, l’ Asp ribadisce che in caso di sintomi riconducibili al coronavirus occorre sempre contattare il medico di famiglia o telefonare ai numeri 112 o 1500 e non recarsi direttamente in ospedale al pronto soccorso. In provincia di Ragusa sono aumentati i casi di quarantena volontaria da parte di alcune persone arrivate dal Nord Italia, mentre restano al centro sportivo dell’ esercizio, alla Cecchignola, i cinque pozzallesi giunti dal Giappone dopo essere rimasti “intrappolati” per giorni a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Intanto è già stato depositato nei giorni scorsi, anche presso la Procura di Ragusa, l’ esposto del Codacons circa i listini esorbitanti e le speculazioni sui prezzi di gel igienizzanti e mascherine venduti nei negozi e sul web. E sempre il Codacons, in monitoraggio anche in Sicilia, contesta quelle che definisce delle vessazioni. Varie le segnalazioni, infatti, di richieste di certificazioni da parte di dirigenti scolastici, datori di lavoro e addirittura dirigenti di enti pubblici che pretenderebbero, dopo assenze di vario titolo, attestazioni mediche di non contagiosità da Covid-19 prima di autorizzare il rientro. “E’ evidente – spiega il Codacons – che i medici, allo stato attuale e per le incertezze scientifiche al riguardo, non possono rilasciare tali certificazioni e quindi si limiteranno eventualmente solo a generica certificazione di evidenza clinica di non infettività, specificando l’ impossibilità di determinare la non contagiosità da Covid-19”. Nel frattempo ieri musei regionali aperti anche in provincia di Ragusa e con ingresso gratuito, in quanto prima domenica del mese, come previsto dalla Regione. In Sicilia tutto sommato c’ è stata una buona affluenza, segno che si sta imparando a gestire, almeno dal punto di vista psicologico, l’ emergenza. Alcune iniziative culturali hanno però dovuto subire lo stop. In alcuni teatri calo di spettatori e di vendita di biglietti mentre il Teatro Donnafugata di Ragusa, con un messaggio su social, ha dovuto annullare lo spettacolo “Filumena Marturana” a causa dell’ impossibilità a raggiungere l’ Italia da parte della compagnia Korego. A rischio la prossima settimana anche un concerto con un’ artista che proviene dall’ estero. Il Paese di partenza indica l’ Italia come meta a rischio.

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