5 Aprile 2001

“Telefonate, fax e disdette il popolo degli assicurati in marcia“

“Telefonate, fax e disdette

il popolo degli assicurati in marcia“


Le agenzie di tutta Italia sommerse dalle richieste di informazioni e di preventivi

ROMA Ora diteci come stanno le cose. In mezza Italia, assicurati senza più certezze chiamano la loro compagnia di assicurazioni e le altre più note per capire a quale santo votarsi. A Palermo è già il giorno delle disdette, a Roma e Milano migliaia di persone chiedono un preventivo. E` una marcia rumorosa a caccia della stangata minore.

A Roma, fin dalle prime ore del mattino i centralini delle compagnie di assicurazione sono stati sommersi di telefonate. «Generalmente l`utente non chiama la sua compagnia, di cui conosce già le condizioni, ma le altre», spiega Paolo Saluzzi, responsabile della agenzia Roma Centro della Fata Assicurazioni, «E` allarmato dalle notizie di stampa, vuole documentarsi di persona». E allora il punto di riferimento sono anche le associazioni dei consumatori, dal Codacons all`Adiconsum alla Federconsumatori.
Il loro monitoraggio è già partito: «La domanda più ricorrente riguarda la possibilità di disdire la polizza spiegano dall`Adiconsum Bene, il messaggio da lanciare deve essere semplice: si può disdire».

Le agenzie di assicurazioni propongono ai clienti quella che chiamano una «controinformazione» rispetto ai dati forniti dall`Isvap. «Il quarantenne, già nostro cliente, in classe di massimo sconto, la seconda spiega Alberto Federici, responsabile delle relazioni esterne della Winterthur paga il 7% in meno del `99, ovvero 717 mila lire anziché 773. Secondo caso è quello del quarantenne, in quattordicesima classe, ovvero nuovo assicurato, che paga 2 milioni 171 mila, il 7,8% in meno rispetto alla tariffa di due anni fa. Gli aumenti nessuno li nega, ma bisogna poi prendere in esame caso per caso, per evitare facili allarmismi».

Anche a Milano i centralini delle assicurazioni sono stati assediati da clienti in cerca di informazioni, più o meno disponibili a cancellare i propri contratti. Il Comitato consumatori lancia tre proposte: ridurre l`imposta del 12,5% applicata alla Rc auto; ridurre il bollo auto; aumentare le deduzioni fiscali sui premi. La rivista Altroconsumo ha registrato aumenti medi a Milano del 2530%. Risultano più a buon mercato le polizze delle compagnie che operano via telefono o Internet.

Guidare a Milano, in ogni caso, costa meno caro che in altre parti d`Italia, secondo Alessandro Miano del Movimento consumatori: «L`aumento medio è dell`8 per cento, con punte fino al 50». Restano comunque «rincari ingiustificati, perché superiori al tasso di inflazione programmato dell`1,7% concordato con il governo». Grazie a una legge entrata in vigore pochi giorni fa, però, la polizza con aumenti superiori all`1,7% può essere disdetta anche fuori dai termini contrattuali (30 o 60 giorni prima della scadenza). «Ma attenzione alle fregature – continua Miano – ci sono assicurazioni che portano il massimale a 34 miliardi per rientrare surrettiziamente nella percentuale fissata dal tasso d`inflazione programmato. Altri tolgono la copertura per gli atti vandalici e i terzi trasportati. Altri ancora non diminuiscono progressivamente il valore risarcibile dell`auto».
Gli stessi automobilisti hanno le loro magagne. L`associazione delle compagnie, l`Ania, e quella dei carrozzieri si erano accordate per calmierare il mercato dei pezzi di ricambio, che in Italia sono carissimi (in 4 anni sono aumentati del 300%), ma gli assicuratori ora denunciano l`intesa. Non va più bene.
A Palermo, pioggia di disdette sulle compagnie di assicurazioni che impongono ai propri clienti aumenti fino al 131%. Gli automobilisti hanno deciso così di “punire“ rincari che la Federconsumatori definisce «ingiustificati e fuori da qualsiasi logica di mercato». Negli ultime due giorni il centralino dell`associazione è stato tempestato di telefonate: «Credo che alla fine le compagnie più care dimezzeranno il loro portafoglio clienti qui a Palermo ? spiega il presidente regionale Lillo Vizzini ? Che poi è esattamente il loro obiettivo.
Chiedere agli assicurati di pagare un premio più che raddoppiato rispetto all`anno passato significa chiaramente invogliarlo a cambiare aria. Si sa che il settore Rc auto è in perdita e le compagnie puntano ormai su altri segmenti, a cominciare dalle polizze vita, ben più remunerative e con minori margini di rischio». La Federconsumatori di Palermo consiglia comunque agli automobilisti di non piegarsi ai rincari: «Mercanteggiare, chiedere sconti e, in caso contrario, rivolgersi ad altre compagnie ? spiega Vizzini ? se poi le agenzie non comunicano per iscritto gli aumenti entro 30 giorni dalla scadenza della polizza, il cliente ha il diritto di pagare la stessa cifra dell`anno precedente».

A Napoli, si registra l`imbarazzo maggiore tra gli assicuratori. Ecco, ad esempio, Ferdinando Rosario, sessantaduenne e conosciuto titolare della Lloyd Italico nel cuore della city napoletana. «Faccio l`operatore assicurativo da ben 40 anni dice eppure non posso fare a meno di riconoscere che molte delle rimostranze dei nostri utenti sono sacrosante. Perché penalizzare anche chi non provoca incidenti, né veri, né falsi?»

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