Tbc, controlli e profilassi al Gemelli
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fonte:
- Avvenire
Tbc, controlli e profilassi al Gemelli Continua il piano per i bambini nati nel corso dell’ anno al Policlinico dopo la scoperta della malattia di un’ infermiera
Non si arresta il piano di controllo dei bimbi nati al Policlinico Gemelli. Anche ai piccoli nati nel mese di gennaio, infatti, saranno fatti i test della tubercolosi. Fino al 31 agosto, grazie alla task force messa subito in campo dopo che un’ infermiera in servizio nell’ Unità di neonatologia si è ammalata di tubercolosi, sono stati effettuati complessivamente 1.358 visite e test. Su 1.128 risultati pervenuti per quella data, i 96 bimbi risultati positivi, con una media dell’ 8,5 per cento, saranno sottoposti alla profilassi prevista dalle linee guida internazionali, per evitare che in futuro possano sviluppare la tbc. Resta invece ricoverata al Bambino Gesù la bimba ammalata di tubercolosi, la cui malattia però non è ancora collegabile a quella dell’ infermiera del Gemelli. Nonostante i protocolli internazionali prevedano che venga fatto il test per i contatti dalle 8 fino alle 12 settimane precedenti la manifestazione dei sintomi del malato, le équipe di medici e infermieri attive al Gemelli, allo Spallanzani e al San Camillo-Forlanini non si fermano. La Regione Lazio, che gestisce l’ attività di controllo con un’ Unità di coordinamento guidata dalla presidente Polverini, mercoledì scorso ha fatto sapere che «su 266 nati nel mese di gennaio sono stati già fissati 146 appuntamenti». Gli esperti hanno precisato che dei neonati risultati positivi fino al 31 agosto, e sottoposti agli ulteriori controlli previsti, nessuno è risultato ammalato. Intanto montano le polemiche. Il Codacons, che ha avviato un’ inchiesta parallela a quella della Commissione di indagine nominata dalla Polverini e composta da 7 esperti indipendenti, ha chiesto ai pm romani di procedere nei confronti del Gemelli per epidemia e disastro colposo. Secondo l’ associazione, l’ infermiera sarebbe stata contagiata dal marito, il quale nel 2004 avrebbe avuto la pleurite tubercolare. Giovedì scorso l’ infermiera, ricoverata allo Spallanzani, è stata sentita dai magistrati. Il Policlinico Gemelli a fine agosto ha però dichiarato «che non è mai giunta né da parte della dipendente, cui è stata diagnosticata Tbc, né da parte delle autorità sanitarie competenti segnalazione di patologia tubercolotica, di cui sarebbe stato affetto un familiare dell’ infermiera». A smontare la tesi di una possibile epidemia è intervenuto anche il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’ Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, per il quale «che ci siano stati dei contagi è innegabile, ma al momento non si può parlare di epidemia perché controlli e profilassi servono proprio a evitare l’ insorgere e il diffondersi della malattia». L’ ingresso del Policlinico Agostino Gemelli.
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