Tbc, chiesto un maxi risarcimento
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fonte:
- Leggo
Azioni legali, class action e richieste di risarcimenti danni per milioni di euro: i familiari dei bimbi coinvolti nell’ allarme tubercolosi al policlinico Gemelli si sono rivolti alle associazioni dei consumatori e, insieme al Codacons, sono pronti a dare battaglia. Una class action di venti persone (ma il numero è destinato a salire) sarà dedicata esclusivamente ai neonati risultati positivi al test e un’ altra a quelli negativi, inoltre saranno chiesti in sede civile i danni biologici, morali e esistenziali per genitori e figli. Il Codacons imputa infatti al Gemelli di non aver esaminato, o di averlo fatto con superficialità, lo stato di salute dell’ infermiera risultata già positiva alla tbc nel 2004-2005. Per i bimbi che presentano l’ infezione, la stima del risarcimento chiesta dai consumatori si attesta sul mezzo milione di euro. E non è tutto: la battaglia legale vede anche il ricorso al Tar del Lazio contro la Regione «per la dichiarazione di illegittimità della commissione di indagine sanitaria ed epidemiologica sul caso». Il tribunale amministrativo dovrà inoltre esprimersi sull’ opportunità di estendere i controlli a tutti i bambini nati entro i 18 mesi prima dell’ evento e su un eventuale risarcimento danni anche da parte della Regione Lazio e del servizio sanitario nazionale «per i mancati o insufficienti controlli». Intanto proseguono le indagini della Procura, con tanto di ispezioni dei nas, in vari reparti del Gemelli. Ma ieri un nuovo caso ha gettato nel panico tante altre famiglie: secondo quanto denunciato da un papà, infatti, sarebbe risultato positivo ai test per la tbc anche un bimbo nato lo scorso 8 dicembre, precedente quindi al periodo monitorato dalla asl Rm E. Per lui dato che non erano previsti controlli, la famiglia ha dovuto pagare il test di tasca propria, 70 euro. Nel frattempo l’ allarme è arrivato anche in Parlamento: ieri, durante il question time alla Camera, il ministro Fazio ha assicurato che «non esiste un’ emergenza tbc in Italia. I bambini coinvolti, grazie alla profilassi, non avranno conseguenze». E dal Campidoglio si sta lavorando a ritmi serrati per consegnare nei vari asili nido comunali un vademecum sanitario riservato a insegnanti e genitori. (ass)
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