4 Febbraio 2011

Taxi, il Tar boccia gli aumenti di Alemanno

Taxi, il Tar boccia gli aumenti di Alemanno
 

ROMA – Due bocciature in 15 giorni. Continua a collezionare pareri negativi la delibera in base a cui il Comune di Roma, nel luglio scorso, ha stabilito l´aumento delle tariffe dei taxi. Dopo i dubbi espressi la settimana scorsa dall´Antitrust, che aveva rilevato come gli adeguamenti fossero «contrari ai principi della concorrenza», ieri il Tar del Lazio, «valutata l´irreparabilità del danno all´utenza», e considerato prevalente l´interesse dei cittadini, ha accolto il ricorso presentato dal Codacons e ha sospeso l´aumento delle tariffe fino al 23 febbraio. Per quel giorno è fissata la discussione del merito e, dunque, solo allora si saprà se i romani pagheranno di più le corse. La lunga saga delle tariffe dei taxi risale a un anno fa, quando dopo otto contrastate sedute il consiglio comunale di Roma ha approvato (con i soli voti della maggioranza) i rincari in base a cui, ad esempio, per i primi cinque chilometri del percorso la tariffa dei taxi passerà da 0,98 euro a km a 1,42 euro. E ancora, andare all´aeroporto di Fiumicino costerà 45 euro invece di 40. Aumenti contestati dalle associazioni di categoria, ma dichiarati legittimi, a metà gennaio, dalla commissione appositamente nominata dal Campidoglio per redimere la questione. La settimana scorsa, però è arrivata la bocciatura dell´Antitrust e, ieri, la sospensione degli aumenti da parte del Tar. «Fino all´udienza del 23 febbraio non potrà essere apportata nessuna modifica ai tassametri» esulta il Codacons. E in attesa della sentenza del tribunale amministrativo del Lazio, da più parti arriva l´invito al Campidoglio a modificare la delibera. «Sono state confermate le ragioni di chi da mesi contrasta un provvedimento sbagliato generato per compiacere una lobby contro gli interessi generali della città» attacca il capogruppo capitolino del Pd, Umberto Marroni che, con il consigliere comunale dell´Udc, Alessandro Onorato, chiede «l´apertura di un tavolo di confronto tra le forze politiche, i consumatori e i tassisti». Un invito che l´assessore comunale alla Mobilità, Antonello Aurigemma, accoglie in pieno. «L´amministrazione – premette – prenderà atto delle decisioni dei Tar. Intanto, ribadisco la mia disponibilità nei confronti di chi vuole dialogare in modo costruttivo, portando idee utili alla città». Uno spiraglio di mediazione che non dispiace neanche alle frange meno oltranziste dei tassisti. «Serve un confronto serio e costruttivo, perché la sospensiva del Tar è una sconfitta per tutti» ammette il sindacato Unica Taxi Cgil. E il leader dell´Uritaxi, Loreno Bittarelli, aggiunge: «Basta scontri, bisogna chiudere questa brutta pagina nella storia dei tassisti romani». Ma i "falchi" dell´Ugl Taxi, guidati dal leader Pietro Marinelli, avvertono: «Se il 23 il Tar boccerà gli aumenti, non accetteremo accordi e saremo perentori nelle nostre richieste». Parole che fanno riecheggiare lo spettro dello sciopero che nel 2007 paralizzò Roma.

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