7 Giugno 2024

TAXI, CASO CECCHI PAONE: PRESENTATO ESPOSTO CODACONS A PROCURA, POLIZIA LOCALE E CAMPIDOGLIO

 

SUBITO PROVVEDIMENTI URGENTI CONTRO TASSISTA, VIOLATE TUTTE LE NORME DI SETTORE

Sul caso del tassista che a Roma ha rifiutato la corsa al giornalista Alessandro Cecchi Paone, il Codacons ha inviato oggi l’annunciato esposto a Procura della Repubblica, Polizia Locale e Campidoglio, dove si sottolinea la violazione di tutte le norme di settore
Si legge nell’esposto dell’associazione:
“ai sensi dell’art. 1 della L. n. 21/1992, il servizio di taxi con autovettura, è definito autoservizio pubblico non di linea laddove provvede al trasporto collettivo od individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea. Dunque non è assolutamente accettabile che tale servizio venga rifiutato. Ogni condotta di questo tipo potrebbe configurare il reato di interruzione di pubblico servizio nonché di inottemperanza dell’Ordine della Autorità e quello di Violenza privata. A ciò si aggiunga che tali condotte rovinano notevolmente la reputazione e l’immagine di Roma che viene dipinta come una città dove i servizi pubblici vengono fruiti a seconda se si sta simpatici o meno al tassista in palese violazione dell’art. 3 della Costituzione. Si rammenta che, in virtù della Deliberazione della Giunta Comunale n. 1406/1999, i tassisti sono tenuti a precipue norme comportamentali. In particolare “Il conducente svolge il proprio servizio nel modo più efficiente nell’interesse del cliente ed assume le responsabilità connesse al proprio compito. Il suo comportamento è ispirato alla cura del servizio pubblico che gli è affidato” […] “Nell’esercizio della propria attività i titolari di licenze ed autorizzazioni (…) hanno l’obbligo di: usare la massima cortesia ed attenzione verso tutti i clienti; non interrompere il servizio se non a richiesta del passeggero o in caso di forza maggiore o di pericolo o comunque di situazioni che pregiudicherebbero la sicurezza del servizio”; “Nell’esercizio della propria attività i titolari di licenza taxi (…) hanno l’obbligo di: aderire ad ogni richiesta di trasporto da parte di qualsiasi persona all’interno del territorio comunale, fatto salvo il diritto alla sicurezza del conducente”.
Tutte le sopra citate norme di comportamento sono state violate nel caso di specie. Appare necessario pertanto che le Autorità intervengano, ognuna per la propria competenza, con le opportune sanzioni previste dalla normativa vigente, individuando dapprima il tassista autore del grave gesto, e procedere per il reato di interruzione di pubblico servizio, violenza privata e inottemperanza dell’ordine dell’Autorità e valutando gli ulteriori provvedimenti disciplinari da intraprendere, compresa la sospensione e revoca della licenza” – conclude il Codacons nell’esposto.

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