11 Aprile 2011

Taxi, 6 milioni di incentivi Caro-tariffe più contenuto

La vertenza più difficile dei primi tre anni di gestione Alemanno è a un passo dalla svolta. Arrivano i soldi, danaro cash a favore dei tassisti. Nella capitale delle tante emergenze, dove i finanziamenti non bastano mai per sostenere gli interventi richiesti, dalla manutenzione delle strade alla cultura, dagli asili nido all’ avvio delle grande opere, il Campidoglio ha deciso: intanto, pur di risolvere una volta per tutte la querelle sui taxi e disinnescare la mina dei 7.800 conducenti romani pronti allo sciopero per ottenere l’ adeguamento delle tariffe, mettiamo mano al portafoglio. L’ operazione è così concepita: il Comune è pronto a stanziare a favore della categoria un bel pacchetto di incentivi, tali da ridurre i costi di gestione e consentire aumenti dei prezzi delle corse più contenuti. In questo modo i clienti dei taxi sarebbe salvati dalla «stangata» , tra l’ altro già bocciata una volta dal Tar. L’ appuntamento è per oggi alle 11. Nella riunione di giunta convocata per l’ approvazione del bilancio di previsione 2011, gli assessori alla Mobilità, Antonello Aurigemma, e al Bilancio, Carmine Lamanda, proporranno una cospicua rimodulazione dei fondi. L’ obiettivo è destinare ai tassisti un monte-incentivi di circa 6 milioni di euro (quasi mille euro ad autista). Due milioni e mezzo sono già in bilancio alla voce «trasporto pubblico non di linea» , altri tre arriveranno da contenimenti di spesa su altri capitoli, e a questa somma vanno aggiunti 6-700 mila euro per il numero unico di chiamata 060609 dalle colonnine telefoniche, che alcuni sindacati giudicano decisivo per rilanciare il servizio. Gli incentivi saranno indirizzati su tre fronti. Il primo riguarda l’ acquisto o la sostituzione di vetture «ecologiche» , a basso impatto ambientale o a emissioni zero. Nel giro di pochi anni il parco di auto bianche della capitale verrebbe così riconvertito, con benefici effetti anche sull’ inquinamento. La seconda misura sarà possibile grazie ad accordi dell’ assessorato alla Mobilità con le compagnie petrolifere: i conducenti otterranno una tessera con numero di licenza e fotografia, grazie alla quale ottenere uno sconto di 4-5 euro a pieno. Il Comune ha inoltre previsto l’ istituzione di piazzole «multifunzionali» , nelle quali il tassista potrà lavare l’ auto, cambiare l’ olio o effettuare riparazioni a prezzi agevolati. Pare esclusa, invece, la possibilità di intervenire con sgravi fiscali, essendo la normativa sull’ Iva di carattere nazionale. L’ operazione-incentivi è fatta, insomma. Probabilmente, se un anno fa il sindaco Gianni Alemanno e il precedente assessore, Sergio Marchi, non avessero concesso alle organizzazioni dei tassisti aumenti tanto alti (fino a un più 54%a chilometro per le corse brevi), con il risultato di scatenare la rivolta dei consumatori e l’ ostruzionismo dell’ opposizione in consiglio comunale, a questo punto non si sarebbe arrivati. E invece di 6 milioni di incentivi, ne sarebbero bastati la metà. In ogni caso ci ha poi pensato il Tar lo scorso febbraio, bocciando la famigerata delibera approvata nel novembre 2010 dopo 12 sedute d’ aula, a imporre una riscrittura più equilibrata della materia. Se oggi passeranno gli aiuti alla categoria, da domani l’ assessore Aurigemma inizierà a trattare con sindacati, consumatori e forze politiche per definire in breve tempo i nuovi aumenti tariffari. Difficile immaginare che si potrà andare lontano dall’ unica proposta organica già sul tavolo, che ha il merito di aver messo d’ accordo la parte maggioritaria dei tassisti, 11 sigle guidate dal presidente del «3570» Loreno Bittarelli, e il Codacons dell’ avvocato Carlo Rienzi (più altre tre associazioni). «Il Comune deciderà in piena autonomia, dopo che nelle ultime settimane si è avviato un confronto molto costruttivo e senza precedenti. C’ è ancora spazio per contributi migliorativi», » , ha detto nei giorni scorsi Aurigemma, con l’ intenzione di «aprire» a Ugl, Federtaxi e Fit-Cisl (per il fronte «tassinaro» ) e Adoc (per quello dei consumatori), rimasti fuori dal patto Bittarelli-Rienzi. La proposta già presentata prevede aumenti tariffari del 10-12%, una corsa minima a 6 euro, sconti del 10%per donne sole la sera clienti diretti negli ospedali e la possibilità di scegliere tra corsa tassametro o fissa per alcuni percorsi da Termini (9 euro per piazza Venezia, 10 per piazza di Spagna, 11 per piazza del Popolo, 12 per San Giovanni e 15 per il Vaticano). Altra novità, i 48 euro di tariffa fissa per l’ aeroporto Leonardo da Vinci, alla quale si adeguerebbero anche i conducenti di Fiumicino (che oggi chiedono 60). Mondo taxi, la svolta è vicina. A condizione che il Campidoglio, all’ ultimo momento, non decida di stringere i cordoni della borsa. fperonaci@rcs. it © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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