“Tassi variabili, mutui alle stelle cresce l`incubo pignoramenti“
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fonte:
- la Repubblica
“Tassi variabili, mutui alle stelle cresce l`incubo pignoramenti“
Sos delle associazioni dei consumatori “La colpa è delle banche che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata“
“Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro, oggi tocca i 960.
E le banche accedono agli atti giudiziari“ “La colpa è degli istituti che hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie una soluzione sbagliata“
Cresce l`incubo dei pignoramenti delle case. Quest`anno a Roma, saranno quasi duemila (mille 810) le famiglie sulle quali si abbatterà un`espropriazione forzata della loro abitazione: il 21 per cento in più dell`anno scorso. “La colpa è delle banche“, accusano le associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori. “Hanno consigliato al 91 per cento delle famiglie mutui a tassi variabili quando tutti gli indicatori economici segnalavano un aumento dei saggi di interesse. Si sapeva bene dell`arrivo di un`impennata che avrebbe travolto i più deboli con aumenti anche del 50 per cento nel giro di tre anni. Una rata mensile che tre anni fa era di 640 euro è arrivata oggi a 960 euro“. Ce n`è per tutti nell`incontro annuale per la quinta edizione del premio “Amico del consumatore“: “Nei Tribunali si sta consumando un grave conflitto di interessi delle banche che hanno le mani sulle carte delle esecuzioni immobiliari“, attacca Elio Lannutti, presidente dell`Adusbef. “Complice la carenza di personale, il ministero ha consentito agli istituti di credito, attraverso la loro associazione di categoria, l`Abi, di entrare negli uffici dei Tribunali permettendo così a terzi interessati di gestire e manipolare i fascicoli dei procedimenti a tutto vantaggio delle banche, contro gli interessi delle famiglie“. “In Italia, a differenza di altri Paesi“, dice Lucio Fanti del Codacons, “le banche hanno venduto i mutui a tassi variabili come se fossero più convenienti“. “Ora“, spiega Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori, “complici i consistenti esborsi richiesti, non si riesce neanche a rinegoziare i mutui. Così, alle famiglie è interdetto l`allungamento dei tempi di rientro, che consentirebbe di ridurre l`importo mensile della rata“. Non solo: “L`Abi, attraverso Asteimmobili Servizi, una spa controllata da 18 banche italiane“, denuncia Lucio Golino, legale dell`Adusbef, “ha pensato bene di realizzare un business aggiuntivo: da questo mese, per pubblicizzare su un quotidiano e su Internet la vendita di una casa pignorata, il custode giudiziario deve rivolgersi al servizio Promotional marketing di Asteimmobili Servizi. E il costo si alza di 250 euro a Roma per arrivare anche a mille e 500 euro in altre città“. Così lo scontro diventa duro. L`Adusbef presenta una denuncia in Procura contro Asteimmobili Servizi. “La spa“, spiega Elio Lannutti, “svolge un ruolo improprio nel Tribunale di Roma: i suoi dipendenti hanno libero accesso ai fascicoli delle esecuzioni immobiliari e possono pilotare le aste“. Pronta la replica di Bruno De Gasperis, amministratore delegato di Asteimmobili. It cui fa capo Asteimmobili Servizi: “La nostra società si limita a scannerizzare i documenti facilitando la diffusione delle informazioni sulle aste immobiliari“. E annuncia una denuncia “penale e civile“ contro il presidente dell`Adusbef. Ma questo chiede: “Allora perché negli uffici delle esecuzioni immobiliari c`è personale di Asteimmobili pagato dalle banche?“.
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