8 Marzo 2017

Tassa sui rifiuti, ora gli importi potranno variare

Tassa sui rifiuti, ora gli importi potranno variare
i legali di codacons e adoc si presentano al comune e chiedono di rideterminare le quote da pagare

Stefania Marasco Ha messo un punto la Commissione tributaria sul “caso” Tari. Un punto che fa storia. Perchè c’ è passato e futuro nella sentenza che riconosce un principio e “restituisce” ai cittadini il diritto ad usufruire di un servizio, non solo nominalmente. Sic, se in città l’ emergenza rifiuti non ha mai fatto paura a nessuno da oggi le proteste o le colpe delle ditte non potranno essere più un alibi. Il riconoscimento alla riduzione della Tari fino all’ 80% quando il servizio venga interrotto o per violazioni alla norma, insomma, sarà un principio da far valere. Futuro ma anche passato, comunque, considerato che i ricorsi alla Commissione tributaria non sono pochi e una riduzione fino all’ 80% con il riconoscimento, quindi, fino al 20% del pagamento, potrebbe fare la differenza per le casse comunali già al verde. Così, come aleggia il dubbio che la rideterminazione delle quote non debba essere applicato solo a quanti hanno fatto il ricorso. E la rideterminazione è quella che chiedono anche le associazioni dei consumatori. Perchè la battaglia Tari porta la firma dei legali di Codacons e Adoc Claudio Cricenti, Vincenzo Fogliaro e Paolo Fuduli, che sia come associazione che come studio legale, hanno seguito il caso. Dal 2013, quando i primi disservizi rimandavano al mancato avvio della differenziata e così nel 2014, anno in cui l’ emergenza travolgeva la città. Oggi, questa per loro è una vittoria. La vittoria del diritto e di un principio riconosciuto attraverso i due contenziosi che hanno avviato. In primis contro l’ avviso bonario e successivamente contro le cartelle di pagamento. Certamente, un percorso ad ostacoli, a partire dalla difficoltà a reperire il materiale. Perchè se l’ emergenza era documentata da cumuli di immondizia e fiumi di percolato che ormai avevano invaso la città, dall’ altro lato il Comune non ammetteva che si trattasse di emergenza, sia non concedendo la riduzione alla Tari, sia perchè spiegava che non fosse stato riconosciuto alcun pericolo dagli organi competenti. Il Comune, invece, ha spiegato l’ avvocato Cricenti «di comunicazioni dall’ Asp nel tempo ne ha ricevute diverse». Comunicazioni e sollecitazioni, come quelle della Regione e della presidenza del Consiglio dei ministri che nel 2014 avevano subito risposto alle richieste di Codacons e Adoc. Ergo, il lungo iter che adesso porta alla svolta con la sentenza che «dimostra – hanno sottolineato Cricenti e Fogliaro – che il Comune era a conoscenza che esistevano i presupposti per la riduzione della Tari e soprattutto riconosce il principio di funzionalità di un servizio». L’ Ente, quindi, non potrà più giustificarsi dietro «motivazioni formali». Per questo, la richiesta dei tre legali è che il Comune ridetermini i pagamenti nella misura massima del 20%, «così come invitiamo – hanno concluso – il Comune a svolgere il servizio nel rispetto della legge e del cittadino, così come nel rispetto della professionalità delle associazioni e dei professionisti che da anni si battono per il rispetto di un principio».
stefania marasco

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