“Tassa iniqua, faccio causa al Comune”

Carta d’ identità «Non è possibile che, per un documento obbligatorio, i comuni chiedano di pagare 5 euro. E’ una tassa iniqua, sono pronto a fare causa». Il presidente del Codacons, nonchè avvocato, Vitto Claut è pronto a imbracciare nuovamente l’ arma della giustizia per far valere i diritti dei cittadini. «Non è accettabile – spiega – che un ente locale chieda al cittadino di pagare cinque euro per rilasciare un documento senza il quale la persona non può girare. Se il documento è obbligatorio per legge deve essere rilasciato gratuitamente». Ma l’ avvocato non ce l’ ha solamente con la carta d’ identità tradizionale. In tribunale potrebbe finire anche l’ assurda procedura della carta di identità elettronica. Quest’ ultima – Pordenone è uno dei comuni italiani che ha aderito a una sperimentazione rimasta nel limbo – oltre a costare al cittadino 25 euro (30 euro per rifarla qualora la si perda), alla scadenza dei cinque anni viene rinnovata per altri cinque anni con un talloncino di carta alquanto discutibile. La disposizione non è del Comune di Pordenone, ma del Ministero. I disagi, invece, sono tutti dei cittadini visto che ci sono almeno cinque paesi – tra i quali la Croazia – che non riconoscono il cartoncino integrativo come documento valido per l’ espatrio. «Un mio cliente – spiega Claut – non ha potuto recarsi in Svizzera con la carta di identità perchè questa assurda modalità di rinnovo non viene ritenuta valida dallo stato confinante». Questo significa che la persona in questione è dovuta ricorrere al passaporto «pagando una marca da bollo del valore di 60 euro. Se il cliente me lo chiederà – aggiunge Claut – sono pronto a presentare una causa anche per questo». In questo caso il cittadino, non sapendo del disguido e non avendo tempo di organizzarsi diversamente, poteva solo ricorrere al pagamento del bollo per espatriare. Pensare che, senza scomodare il passaporto, basterebbe fosse data possibilità ai cittadini di convertire il documento digitale nella cara e vecchia carta di identità cartacea: di sicuro meno avveniristica, ma valida ovunque. (m.mi.)

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