Tassa di sbarco, è scontro tra Codacons e i sindaci delle piccole isole
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fonte:
- Corriere del Mezzogiorno
Per l’ associazione dei consumatori così si scoraggiano i turisti “mordi
e fuggi”, per gli amministratori si tratta di soldi necessari per
migliorare i servizi.
PALERMO – E’ muro contro muro tra il Codacons e i sindaci delle isole minori siciliane sulla cosiddetta “tassa di sbarco”. Istituita dalla Commissione Finanze della Camera prevede l’ introduzione di un balzello da 1,50 euro a passeggero, da aggiungere al normale costo dei traghetti, per l’ approdo nelle isole minori. Per l’ associazione dei consumatori si tratta dell’ ennesima vessazione che colpisce e scoraggia i turisti “mordi e fuggi”, mentre per gli amministratori si tratta di soldi necessari per il miglioramento dei servizi. “NUOVO BALZELLO” – “Siamo nettamente contrari a questo nuovo balzello”, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Ci sono migliaia e migliaia di cittadini che, non potendosi permettere vacanze all’ estero, decidono di passare qualche giorno sulle nostre isole. Tassarli perché turisti “mordi e fuggi” è un’ ingiustizia, soprattutto se si considerano le tariffe già salatissime dei traghetti italiani”. La tassa di sbarco, che sarà alternativa all’ imposta di soggiorno ma riguarderà, appunto, anche il “turismo pendolare”, servirà ai Comuni delle isole minori per finanziare interventi in materia di turismo, beni culturali e ambientali e servizi pubblici locali. Ne saranno esenti i residenti, i lavoratori, gli studenti pendolari e i componenti del nucleo familiare dei soggetti che pagano l’ Imu nel territorio del Comune. SERVIZI – Per Rienzi si rischia l’ effetto opposto, e cioè che i viaggiatori scelgano alla fine altre mete. Un appello che però i sindaci non sembrano intenzionati a raccogliere: “Se queste risorse servono a finanziare le attività naturalistiche, le aree marine protette e a migliorare i servizi non vedo assolutamente quale sia il problema”, dice all’ Italpress il primo cittadino di Ustica, Aldo Messina. “Quanto alla possibile riduzione dei flussi turistici devo dire che già il costo del biglietto è abbastanza proibitivo: villeggiare a Ustica – prosegue – costa di più che farlo in altre isole della Croazia. Quindi se con questa tassa riusciremo a offrire servizi migliori non sarà sicuramente un disincentivo”. Dello stesso parere il sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, che si dice “assolutamente favorevole” all’ introduzione di quello che lui stesso definisce più che un’ imposta “una sorta di contributo di partecipazione, peraltro irrisorio, alle spese di pulizia delle isole, che hanno particolari esigenze di bilancio. E’ un modo per rendere le isole più vivibili e più pulite e i turisti – conclude Antinoro – ne avranno vantaggi. Questa tassa l’ abbiamo voluta e la consideriamo un risultato importante”.
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