Tasi, Codacons: a 5 giorni dalla scadenza regna il caos
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fonte:
- Help Consumatori
La Tasi è un problema per i cittadini che fanno fatica a destreggiarsi in questa fiscalità “pasticciata”. Non certo per colpa loro: la scadenza per il pagamento della prima rata è il prossimo 16 giugno, ma molte amministrazioni comunali devono ancora deliberare sulle aliquote e i modelli già compilati non sono affatto diffusi. Risultato: l’ informazione ai cittadini è ancora scarsa e a cinque giorni dalla scadenza della prima rata regna il caso. La denuncia viene dal Codacons. ” La situazione è analoga a quella registrata lo scorso anno, quando numerosi comuni non avevano deliberato le aliquote relative alla tassa sui servizi indivisibili – spiega il presidente Carlo Rienzi – A pochi giorni dalla scadenza, migliaia di cittadini si ritrovano nella più totale incertezza, a causa della carenza di informazioni e di una burocrazia fiscale sempre più complessa. Ad alimentare la situazione di caos, i ritardi di molte amministrazioni comunali nel deliberare le aliquote e le detrazioni per il 2015: in tal caso i contribuenti dovranno versare il 50% della Tasi pagata per il 2014, in attesa che i Comuni pubblichino le nuove aliquote entro il 28 ottobre , ma non tutti ne sono a conoscenza”. L’ associazione sta ricevendo numerose richieste di assistenza di contribuenti che non riescono a destreggiarsi fra Imu, Tasi, aliquote e detrazioni. “Ancora una volta i cittadini subiscono i danni derivanti da una fiscalità pasticciata”, dice Rienzi. Nel frattempo la Cgia di Mestre ha calcolato che con la scadenza della prima rata i Comuni incasseranno circa 2,3 miliardi di euro, di cui 1,6 relativi alla prima abitazione. Quest’ anno i sindaci hanno tempo fino al prossimo 30 luglio, termine di approvazione del bilancio comunale di previsione, per decidere le aliquote, le detrazioni e le tariffe dei tributi locali. Dice la sigla: “Allo stato attuale (primi giorni di giugno), solamente un migliaio di Amministrazioni comunali, pari al 14 per cento del totale , ha provveduto a deliberare le aliquote e le detrazioni della Tasi per l’ anno in corso. Per il pagamento della prima rata, i proprietari degli immobili ubicati in quei Comuni che non hanno ancora deliberato le nuove aliquote (circa 7.000) pagheranno la metà di quanto versato l’ anno scorso: il conguaglio verrà effettuato solo con il saldo di dicembre “. ” Nonostante la legge abbia dato la facoltà ai Comuni di inviare da quest’ anno ai contribuenti i modelli per il pagamento della Tasi già compilati – segnala il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – rileviamo che sono pochi gli enti locali che si sono attivati per agevolare i propri residenti. Nella maggior parte dei casi, anche quest’ anno i proprietari di prima casa sono stati abbandonati a loro stessi”. C’ è una piccola novità: dovrebbero arrivare dei fondi per detrazioni e agevazioni. Dice il segretario Cgia: “Sembra che il Governo si appresti a stanziare 500 milioni di euro da destinare al finanziamento delle detrazioni e agevolazioni Tasi a favore delle famiglie. Sebbene sia una cifra inferiore di 125 milioni a quella messa a disposizione nel 2014, per i nuclei familiari con maggiori difficoltà costituisce comunque una preziosa boccata d’ ossigeno. I Sindaci potranno beneficare di queste risorse per non inasprire il prelievo fiscale rispetto al livello chiesto nel 2014”.
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