2 Aprile 2014

Tarsu da rimborsare accolto il ricorso

Tarsu da rimborsare accolto il ricorso

Non si ferma l’ attività a tutela dei diritti dei cittadini svolta in tandem dal Codacons-Sportello Tributi e dal comitato cittadino «Taranto Futura». Ieri è stato notificato un ricorso finalizzato ad ottenere il rimborso dell’ Imu sulle seconde case, poiché, secondo quanto sottolineato dal portavoce di «Taranto Futura», Nicola Russo, la Costituzione, all’ articolo 53, nell’ affermare il dovere di ogni cittadino a concorrere alle spese pubbliche, limita questo dovere alla sola «capacità contributiva» e non anche al possesso di immobili sottoponibili a imposizione fiscale. L’ orientamento, del resto, pare sia quello seguito dalla Corte di giustizia europea, alla quale, si afferma, l’ Italia deve uniformarsi. E nei giorni scorsi, intanto, è stato segnato un altro punto a favore di Codacons e «Taranto Futura», che hanno ottenuto dalla Commissione tributaria provinciale l’ accoglimento dei ricorsi relativi al rimborso della Tarsu per gli anni dal 2007 al 2011. Si tratta, per la verità, di decine di ricorsi singoli presentati, i quali si sono risolti tutti con la medesima pronuncia. La tesi sostenuta dai ricorrenti è stata quella di ritenere incompetente il Consiglio comunale a deliberare in materia di Tarsu al posto della giunta. Di questa situazione erano stati avvisati più volte gli organi comunali, a partire dal sindaco, ma di fronte alla mancata risposta o al rifiuto di «correggere» l’ anomalia si è poi scelta la strada del ricorso. Il 25 marzo c’ è stata la la prima sentenza, la numero 864. Il rimborso riconosciuto al cittadino ricorrente è stato di 1.500 euro. Russo aveva anche tentato di suggerire all’ Amministrazione comunale di dotarsi, come successo in altre realtà d’ Italia, Mantova ad esempio, di uno studio di fattibilità per definire i livelli qualitativi e quantitativi dei rifiuti urbani e, di conseguenza, calibrare meglio l’ imposizione della Tarsu sulla base di differenti parametri. Non solo. Si era ipotizzato di costruire impianti che «lavorano» i rifiuti e con una procedura specifica riescono a produrre carbone organico, una risorsa pagata 7mila euro a tonnellata e impiegata in diversi settori industriali. Niente di tutto questo è stato preso in considerazione ed ora il Comune dovrà rimborsare i cittadini che hanno presentato ricorso. Potrà a sua volta proporre appello, ma le possibilità di ottenere dalla Commissione tributaria di Bari una pronuncia differente sono scarse, considerato che la stessa Corte di Cassazione aveva confermato la legittimità della tesi posta a base dei ricorsi presentati da «Taranto Futura» e Codacons.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this