1 Aprile 2010

Tariffe autostrade A24-A25: il Tar annulla gli aumenti

ABRUZZO. Annullati gli aumenti delle tariffe autostradali avvenuti nel 2006 e nel 2008 sulla A24 e sulla A25, tratte gestite da Autostrade dei Parchi.

Il Tar del Lazio, infatti, ha accolto il ricorso del Codacons e della Provincia di Teramo, col quale si contestava l’illegittimità degli adeguamenti tariffari avvenuti nel 2006 e nel 2008. L’annullamento dei rincari è sostanzialmente motivato dal mancato rispetto del price-cap e degli obblighi di miglioramento del servizio assunti dal gestore e derivanti dalla Convenzione stipulata con l’Anas. Si legge nella sentenza della III sez. del Tar (Presidente Bruno Amoroso, Relatore Cecilia Altavista):
Nel caso di specie, l’Anas avendo negato gli adeguamenti per il 2005, in relazione ad inadempimenti del concessionario, avrebbe dovuto condurre una adeguata istruttoria sul punto della realizzazione di quelle opere e di quegli interventi per cui nell’anno precedente aveva negato l’adeguamento.
Una nota dell’Anas del 29-12-2004 aveva negato gli adeguamenti per il 2005, sul presupposto dei minori investimenti sia relativamente a nuove opere che a manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati dalla concessionaria, del mancato adeguamento del piano finanziario e del mancato accollo dei mutui della precedente concessionaria.
In presenza di tali inadempimenti della convenzione, il tribunale amministrativo ha evidenziato il vizio di istruttoria che emerge dalla nota del 29-12-2005, con la quale senza alcun riferimento a quanto contestato l’anno precedente e alla circostanza della sospensione degli adeguamenti tariffari ancora in corso, in mancanza di un provvedimento contrario, si autorizza l’aumento del 5.87 per cento, corrispondente a quelle negato per l’anno precedente.
L’aumento dell’agosto 2008 non è stato preceduto nè da una accertamento da parte dell’Anas rispetto alla inadempienza precedentemente contestata, nè da altro provvedimento di autorizzazione agli adeguamenti.
«In base alla Convenzione, come sopra evidenziato, la sospensione della revisione delle tariffe resta ferma fino alla rimozione dell’inadempienza», ricorda il Codacons, «da tale prescrizione si deve desumere che sia necessaria una verifica da parte dell’Amministrazione concedente circa il venire meno dell’inadempienza per dar corso agli adeguamenti. Prima di tutto deve essere rispettato il procedimento fissato dalla Convenzione ( 30 giugno- 30 settembre, termine di 45 giorni per la formazione del silenzio rifiuto); inoltre deve essere accertato, con una previa verifica istruttoria, il venire meno dell’inadempimento».
«Le conseguenze di tale sentenza sono enormi», afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi, «innanzitutto già da domani gli aumenti dei pedaggi autostradali sulla Roma-L’Aquila (A24) e sulla Torano-Pescara (A25) andranno azzerati e le tariffe riportate indietro di 5 anni, ossia a quelle in vigore nel 2005. Ma soprattutto agli automobilisti che dall’1 gennaio 2006 ad oggi hanno utilizzato le due tratte autostradali, andranno restituite le maggiori somme pagate a causa di aumenti tariffari ritenuti oggi illegittimi dal Tar. Si tratta di milioni e milioni di euro – prosegue Rienzi – che, se non verranno rimborsati automaticamente agli aventi diritto (titolari Telepass, soggetti in possesso di ricevute o documenti che attestano l’utilizzo dell’autostrada ecc.) daranno vita ad una class action degli automobilisti contro Autostrade dei Parchi, azione di cui il Codacons si farà promotore».

 

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