Tari, il giallo delle tariffe. Ama: «Tutto in regola»
- fonte:
- Corriere della Sera
Sarà il dipartimento Finanze del Mef, nei prossimi giorni, a diffondere una nota esplicativa per il calcolo corretto della Tari, dopo il caso delle tariffe dei rifiuti «alterate» da alcuni Comuni italiani. Nel frattempo, anche i cittadini romani spulciano le bollette alla ricerca di possibili incongruenze. Come sollevato dall’ interrogazione parlamentare del Cinque Stelle Giuseppe L’ Abbate, dai capoluoghi di Regione ai piccoli centri centinaia di amministrazioni locali avrebbero moltiplicato per ogni pertinenza domestica (box, cantine e affini) la quota variabile, tarata sul numero di abitanti. Se non fosse che, come chiarisce nella risposta il sottosegretario all’ Economia Pier Paolo Baretta, «la parte variabile della tariffa va computata solo una volta, considerando l’ intera superficie dell’ utenza, composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze». Tradotto: non si può replicare il coefficiente per le singole parti non strettamente residenziali, ma che fanno comunque parte dell’ immobile. Da Ama escludono che nella Capitale possano essersi verificate anomalie: «È tutto in regola, siamo sicuri che la quota variabile venga applicata una sola volta sull’ intera planimetria, come da regolamento comunale». E però, complice la complessità nel calcolo delle aliquote (dal 2014 quelle relative alle utenze domestiche non sono indicate nelle delibere del Campidoglio, come riportato dal Sole 24 Ore ) i centralini delle associazioni dei consumatori sono bollenti. Da qui, l’ esposto inviato ieri dal Codacons a 104 Procure, alle Corti dei conti regionali e all’ Anci «per aprire un’ indagine, ognuna nel proprio ambito di competenza territoriale, sui presunti errori commessi dalle amministrazioni comunali nel conteggio sbagliato della parte variabile della Tari». Walter Gentile, commercialista che collabora con l’ organizzazione fondata da Carlo Rienzi, suggerisce di «verificare gli importi degli ultimi cinque anni e interpellare il Comune sulle modalità di calcolo. In caso di errori, è bene procedere in autotutela per ottenere il rimborso». Mentre i consulenti di viale Mazzini si arrovellano per interpretare le bollette – gli utenti disorientati vorrebbero vederci chiaro – chi si rivolge al call center di Ama si vede fissare l’ appuntamento telefonico a distanza di mesi: «Per la trasparenza chiediamo a Roma Capitale di pubblicare online le aliquote», insistono dal Codacons. Tra i casi raccolti dall’ associazione dei consumatori, decisa ad approfondirlo con una richiesta di accesso agli atti, quello di un appartamento di 110 metri quadrati in zona Grotta Perfetta, occupato da due persone. A scorrere le voci della Tari, la parte variabile (14,59 euro) sembrerebbe addebitata due volte: al totale della superficie e, per lo stesso importo, al box di 13 metri quadrati. Spiegano, però, i tecnici di via Calderon de La Barca: «Non è una doppia applicazione, ma una semplice calmierizzazione per evitare che due occupanti paghino il doppio di un single anziché a scaglioni». Ribattono dal Codacons: «Argomenti criptici per i non addetti ai lavori. I cittadini hanno diritto alla chiarezza».
maria egizia fiaschetti
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