Tar Lazio, no all’ Election Day. Bocciati ricorsi del Codacons e dei Radicali
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- RAI news 24
Il Tar del Lazio ha respinto con due ordinanze le richieste del Codacons e dei Radicali per accorpare le date del referendum sulle trivelle con le elezioni amministrative. Quindi nessun ‘Election Day’, resta confermata il 17 aprile, domenica prossima, la data per il referendum mentre a giugno si terranno le elezioni amministrative. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi, non si arrende e ha annunciato che domattina, giovedì, sarà presentato appello al Consiglio di Stato. Per il Codacons la non unificazione di referendum e amministrative produrrà tra l’ altro un danno economico per le tasche dei contribuenti stimato in oltre 300 milioni di euro; i Radicali, invece, accusano il governo di aver boicottato il referendum sulle trivelle violando il diritto a una corretta informazione da parte dei cittadini. Per il Tar “non appaiono ravvisabili elementi sufficienti a rivelare l’ irragionevolezza e/o illogicità della scelta della data del 17 aprile 2016”. Nelle ordinanze è stato specificato che “il termine intercorrente tra la data di adozione del decreto e la data del voto referendario non appare inidonea a garantire una corretta informativa degli elettori e, ancora, rivelatore di una concreta ed effettiva violazione di ‘standard internazionali’ sottoscritti dall’ Italia, di cui non può comunque sottacersi il carattere non vincolante; nessuna prescrizione di legge impone o anche semplicemente rivela un orientamento di favore del legislatore per la concentrazione in una medesima data dell’ espletamento delle consultazioni referendarie e delle operazioni elettorali amministrative, sempre che ovviamente ne sussistano le condizioni; e non può, peraltro, essere trascurato che l’ Amministrazione ha rappresentato di aver già proceduto ad una serie di adempimenti, con la conseguenza che l’ impiego di spesa ovvero gli esborsi su cui i ricorrenti avevano, tra l’ altro, fondato la domanda cautelare è da considerare almeno in parte già avvenuto e, dunque, non altrimenti ovviabile”. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha commentato negativamente la decisione del Tribunale amministrativo: “Evidentemente il Tar non ha avuto abbastanza coraggio. Questa decisione è il via libera definitivo all’ affossamento del referendum, che farà felice il premier Renzi e la lobby del petrolio che vuole mettere le mani sui nostri mari”.
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