Tangenti, il ras Caianiello punta a patteggiare
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fonte:
- Il Giorno
Resterà a Milano il maxi procedimento con 102 imputati e in fase di udienza preliminare scaturito dalla riunione dei quattro filoni dell’inchiesta “mensa dei poveri” su un presunto «sistema» di mazzette, appalti e nomine pilotate e finanziamenti illeciti e che ha visto tra i protagonisti l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, ritenuto il «burattinaio» e il «manovratore», l’ex europarlamentare di Fi Lara Comi, accusata anche di truffa al Parlamento Europeo. Ieri, infatti, il gup Natalia Imarisio ha rigettato le eccezioni di competenza territoriale a favore o di Busto Arsizio (Varese) o Novara avanzate da alcuni dei difensori di persone che hanno una posizione marginale. L’inchiesta prosegue. Ci sono anche l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese, Nino Caianiello, il deputato azzurro Diego Sozzani tra coloro che hanno preannunciato la richiesta di patteggiamento nel maxi procedimento con 102 imputati, in fase di udienza preliminare, processo scaturito dalla riunione dei quattro filoni dell’inchiesta su un presunto «sistema» di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia. Ieri il gup Natalia Imarisio, dopo aver dichiarato la competenza territoriale di Milano e ammesso una decina di parti civili, tranne il Codacons, ha stralciato le posizioni di coloro che hanno scelto il rito alternativo rinviando l’udienza al prossimo 8 luglio. Da quanto è stato riferito in 4 hanno intenzione essere processati in abbreviato, 3 chiederanno la messa alla prova (un quarto imputato è in forse) in una quindicina dovrebbero patteggiare. Di questi figurano gli 11 che si sono già visti respingere l’istanza avanzata in fase di indagini preliminari nell’autunno di due anni fa dall’ex gip Maria Vicidomini che aveva ritenuto incongrue le pene tra da 1 anno e 8 mesi e 3 anni concordate con la Procura. E poi, in aggiunta, ce ne sono almeno quattro tra cui Sozzani e Caianiello: per il secondo, ritenuto il «burattinaio» del sistema, la pena ipotizzata dovrebbe essere 4 anni e 10 mesi. Per tutti quelli – circa 80 – che hanno preferito il rito ordinario, tra i quali l’ex eurodeputata di FI Lara Comi, l’ex vicecoordinatore lombardo azzurro ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella, il consigliere lombardo e collega di partito Fabio Altitonante e il patron della Tigros Paolo Orrigoni, si ritornerà in aula il prossimo 11 giugno. Il giudice Imarisio nel primo pomeriggio di ieri ha ammesso tra le parti civili i comuni di Milano, Gallarate, Amsa, Accam spa e Afol Metropolitana, quest’ultima per il coinvolgimento dell’ex dg Giuseppe Zingale, tra gli arrestati di due anni fa.
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