Tamponamento in metrò Paura a Milano, 22 i feriti
-
fonte:
- Alto Adige
- Corriere delle Alpi
- Gazzetta di Mantova
- Gazzetta di Modena
- Gazzetta di Reggio
- Il Centro
- Il Mattino di Padova
- Il Piccolo
- il Tirreno
- La Città di Salerno
- La Nuova Ferrara
- La Nuova Sardegna
- La Nuova Venezia
- La Provincia Pavese
- La Tribuna di Treviso
- Messaggero Veneto
- Trentino extra
MILANO Un malore del macchinista e forse un problema al sistema automatico di sicurezza: questi i retroscena dell’ incidente di ieri mattina nella metropolitana di Milano. 22 i feriti, nessuno grave, tra cui una donna incinta e il conducente del treno. Era poco prima delle 10, quando sulla linea verde tra le stazioni di Garibaldi e Gioia il macchinista si è sentito male e non è più riuscito a frenare prima che il treno entrasse nella stazione di Gioia. A quel punto si sono azionati i freni automatici e l’ impatto con il convoglio fermo in banchina è avvenuto ad una velocità ridotta di circa 14 chilometri orari anche se i convogli della metropolitana dispongono di un sistema automatico di blocco in caso di non rilevanti interventi del guidatore. E’ stato il sindaco Pisapia il primo a informare via twitter i cittadini sul bilancio dell’ incidente. Il ferito più grave si trovava sulla prima carrozza del treno che ha tamponato il convoglio in sosta: frattura del femore. Qualcuno ha riportato invece uno schiacciamento toracico, molti i contusi. Niente panico, ma molta paura sì. «Dopo il tamponamento c’ è stato un breve black out – hanno raccontato i passeggeri – poi dsiamo rimasti bloccati circa un quarto d’ ora: quando il treno si è mosso verso la fermata la luce se ne è andata. E le porte si sono aperte solo perchè alcuni di noi hanno azionato manualmente la leva di emergenza». L’ incidente, secondo l’ assessore regionale ai Trasporti Raffaele Cattaneo sarebbe quindi avvenuto per «un errore umano indotto dal malore del macchinista, che poi si è ripreso, ma in qualche modo sono stati superati i sistemi di blocco automatico dei treni» che scattano al verificarsi di condizioni di pericolo, come quando due convogli si trovano oltre le distanze minime di sicurezza. «Faremo approfondimenti severi – ha assicurato il presidente dell’ Atm Bruno Rota – con la nostra struttura tecnica e la registrazione della velocità del convoglio». Indipendentemente dalle cause dell’ incidente, secondo il Codacons «l’ azienda deve rispondere dei danni subiti dai passeggeri non solo in caso di ferite o danni materiali ma anche per la paura e lo stress». Intanto oggi la Procura di Milano aprirà un fascicolo, ipotizzando presumibilmente il reato di disastro colposo.(m.v.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- TRASPORTI
-
Tags: atm, Incidente, metro, Milano, passeggeri