8 Novembre 2000

SUPERTELEFONINI

Gara Umts, per la guardia di Finanza nessun illecito penale Secondo un rapporto della Gdf l?uscita di Blu dall?asta sarebbe stata determinata solo da contrasti interni

ROMA ? Nessun illecito penale, semmai disaccordi all?interno dell?azionariato. E? questa la conclusione a cui sarebbe giunto un primo rapporto preparato dalla Guardia di Finanza sulla gara per i telefonini Umts e consegnato nei giorni scorsi alla Procura di Roma. I magistrati romani infatti, al termine della gara, avevano aperto un?indagine contro ignoti ipotizzando il reato di «turbativa d?asta».
Le Fiamme Gialle hanno scritto una prima relazione dopo l?acquisizione e il sequestro degli atti avvenuto a fine ottobre a palazzo Chigi e presso il ministero delle Comunicazioni. Dai riscontri sui documenti emergerebbe quindi che il ritiro di Blu dall?asta non sarebbe stato il frutto di accordi tra la società e gli altri cinque concorrenti, ma solo il risultato di disaccordi interni alla stessa società. Se le indagini successive non dovessero cambiare il quadro della vicenda, l?inchiesta aperta dalla magistratura romana potrebbe concludersi con un?archiviazione in tempi brevi.
Il rapporto della Finanza rappresenta dunque una prima lancia spezzata in favore di Blu alla vigilia delle decisioni che il Tar adotterà oggi. La società telefonica ha infatti chiesto che venga sospeso il pagamento della fideiussione da 4 mila miliardi rivendicato dal Tesoro. La lettera firmata dal direttore generale del ministero, Mario Draghi, è arrivata ieri alla Bnl che dovrà pagare entro venerdì. A meno che, come si è detto, non vi sia una sospensiva da parte dei giudici amministrativi.
Oggi al Tar non c?è solo il ricorso di Blu, ma anche quello di Tu mobile che contesta la sua esclusione dalla gara. Altri ricorsi sono stati presentati separatamente dagli azionisti di Blu, Bt e Autostrade, dal Codacons e dall?Adusbef. In campo sono scesi anche il WWF e i Verdi Ambiente e Società, tanto che i ricorsi depositati sarebbero circa una decina. Infine, l?Antitrust. Giuseppe Tesauro non ha voluto parlare dell?istruttoria aperta dall?Autorità per la concorrenza: «Aspettiamo che si concluda», ha detto.

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