25 Gennaio 2012

Supermarket a caccia di frutta e verdura

Supermarket a caccia di frutta e verdura il blocco nazionale rende più difficile l’ approvvigionamento in regione. serrata delle farmacie. avvocati sul piede di guerra sotto tiro la fuga dal rating.
 

TRIESTE Il blocco dei Tir non fa breccia in Friuli Venezia Giulia, ma gli effetti delle proteste diffuse a livello nazionale si ripercuotono sulle linee di distribuzione del Nordest. Ieri rifornire i grandi punti vendita di prodotti di giornata come frutta e verdura non è stata impresa semplice. «Siamo felici di non aver dovuto intaccare il servizio che forniamo ai clienti – spiega Fabrizio Cicero Santalena, direttore del centro distributivo di Despar Nordest a Udine -. Ma in momenti come questi riempire gli scaffali richiede una percentuale di impegno in più. Noi andiamo a rifornirci direttamente dal produttore: in Sicilia, da cui proviene una fetta importante dei prodotti ortofrutticoli, abbiamo dovuto muoverci su più fornitori». Cicero Santalena non si azzarda a fare pronostici per i prossimi giorni: «Per domani (oggi ndr) ci siamo assicurati tutti i rifornimenti, ma se invece di scemare, le proteste bloccheranno ancora il Paese potremmo avere dei problemi. Stiamo parlando di prodotti di giornata, e la situazione va valutata di giorno in giorno». Nicola D’ Andrea, referente Codacons di Udine, conferma che per ora non sono giunte segnalazioni dai consumatori: «Per il momento non ci risultano carenze nei rifornimenti anche se nei prossimi giorni l’ attenzione resterà alta». In tutta la regione, comunque, le categorie interessate tengono gli occhi aperti e, in qualche caso, si preparano a dar battaglia. I camionisti non aderiscono Pierino Chiandussi è il presidente dell’ autotrasporto di Confartigianato del Friuli Venezia Giulia e vicepresidente nazionale della categoria, e ribadisce che la maggior parte degli operatori della regione non ha aderito alla protesta, proclamata da "Trasporto unito", che ha paralizzato l’ Italia: «Il governo ha già accettato le nostre richieste su due temi importanti come il recupero trimestrale delle accise e i costi della sicurezza, per cui non condividiamo questo blocco. Ciononostante manteniamo alto il livello di guardia per i prossimi passaggi: per noi è un momento di emergenza». I farmacisti per la serrata Federfarma regionale è reduce da una riunione svoltasi a Pordenone, e annuncia che aderirà allo sciopero nazionale del primo febbraio. «Tutti i farmacisti della regione erano presenti all’ incontro sul decreto per le liberalizzazioni – spiega l’ organizzazione -, nel corso del quale le dirigenze di Federfarma Fvg, hanno illustrato ai colleghi il decreto. Molti i punti che devono essere rivisti se non si vuole nuocere prima ancora che al farmacista, al cittadino che rischia di non vedere più garantita la qualità e la sicurezza del servizio all’ interno del presidio sanitario che da sempre gli è più vicino e che da sempre ha dimostrato di gradire. Sarà quindi in quest’ ottica che le farmacie del Friuli Venezia Giulia resteranno chiuse il primo febbraio, aderendo allo sciopero». Benzinai in attesa Il presidente regionale di Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali di carburante) Mauro Di Ilio è prudente: i benzinai della regione stanno già affrontando i problemi esclusivamente locali derivati dalla concorrenza d’ oltreconfine. «Per il momento stiamo a vedere – dice -, non abbiamo ancora notizie certe sulle misure che ci riguardano. Par di capire che la maggior parte dei benzinai, quelli che gestiscono distributori che fanno riferimento a grandi compagnia, passeranno indenni: parliamo della quasi totalità degli impianti regionali». Avvocati sul piede di guerra L’ avvocato Roberto Gambel Benussi non vuole anticipare i contenuti della conferenza che l’ ordine terrà a Trieste domani, ma spiega le ragioni della loro insoddisfazione: «Contestiamo metodo e contenuti dell’ operato degli ultimi governi. Un operato opaco, chiuso a ogni concertazione. Inoltre rileviamo che i liberi professionisti vengono tacciati di corporativismo senza che venga preso in analisi il ruolo effettivo degli ordini». Tassisti reduci dallo sciopero Anche il presidente di Uritaxi Fvg Mauro De Tela attende la pubblicazione del decreto: «In generale l’ idea di una autorità centrale che non sia vincolata ai pareri dei sindaci ci trova contrari. Siamo pronti a nuove mobilitazioni». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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