SUPERENALOTTO: JACKPOT OLTRE 123 MILIONI DI EURO E LE GIOCATE AUMENTANO DEL 25%
CODACONS: GLI ITALIANI CONTINUANO A ROVINARSI INSEGUENDO UN 6 QUASI IMPOSSIBILE (SOLO UNA PROBABILITÀ SU 622.000.000)
Ancora a vuoto la corsa al superenalotto dei record: nessun 6 ed il jackpot vola a 123,2 milioni di euro. E’ il montepremi attualmente più alto al mondo (nel concorso di ieri sera non è stato centrato neppure il 5+1).
Che la corsa per accaparrarsi il jackpot del Superenalotto stia provocando un boom di giocate, che sono state calcolate – dalle agenzie specializzate Agicos e Agipronews – in aumento del 25%, purtroppo non è più una novità. Per l’ultima estrazione, nello specifico, sono state giocate più di 45 milioni di schedine, per un totale di puntate che hanno sfiorato i 23 milioni rispetto ai 18,1 dello stesso concorso della settimana precedente.
Sul Superenalotto, e sul forte aumento delle giocate, il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ha dichiarato: “Si tratta, ormai, di un rastrellamento doloso organizzato per mettere le mani nelle tasche degli italiani, incuranti delle conseguenze non solo economiche, ma soprattutto, personali per i giocatori”. Concludendo: “Gli italiani devono capire che il 6 non si può fare, perché con una sola probabilità di indovinarlo su seicentoventidue milioni, quando qualcuno vince si tratta di un errore del sistema”, ed ha ribadito, “è ora che Tremonti blocchi il jackpot e faccia confluire gli introiti delle prossime giocate nei premi minori”.
Il Codacons, che da settimane chiede lo stop del jackpot e che il montepremi venga utilizzato per un’opera di utilità pubblica, ha deciso per sensibilizzare sul delicato tema del gioco di rendere nota l’intervista shock, proprio dell’Avv. Rienzi, ad un ludopatico.
La storia del Signor M, lo chiameremo così per ragioni di privacy, è solo una delle storie drammatiche di tante vite rovinate, quasi irrimediabilmente, dalla dipendenza da gioco. “Giocavo alle slot machine e al poker da tavolo come fossero una droga, il gioco era più forte di me”, ammette pentito nell’intervista il signor M.
Che continua: “Solo negli ultimi anni avrò perso 80.000 euro”, ma soprattutto la perdita peggiore è sicuramente quella degli affetti, “Ho perso la mia famiglia, la mia compagna, mia figlia più piccola […]”. Però il Signor M ce l’ha fatta ad uscirne “frequentando centro di auto aiuto e seguendo una terapia psicologica”.
È possibile vedere l’intervista in versione integrale, insieme ad un interessante approfondimento su questo tema, sul canale di youtube dell’Avv. Rienzi, al link:
http://www.youtube.com/user/CarloRienzi007#p/u/4/Ysj9L0ChnH0
Il Codacons ricorda che in Italia centinaia di migliaia di persone sono malate di gioco e che il gioco è una patologia psichiatrica, una vera e propria dipendenza come quella dall’alcol e da sostanze stupefacenti.
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