2 Agosto 2009

Superenalotto, il 6 si nega ancora

C’è stato un solo «5+1» ed un 5 Superstar. Il prossimo jackpot sale a 115 milioni e 900mila euro. Torna il dibattito sull’opportunità di mettere un tetto alla vincita

 
ROMAQuesta la combinazione vincente del concorso Superenalotto di ieri sera: 17-21-23-31-33-37. Numero Jolly: 79. Numero SuperStar: 51. Nessun giocatore ha realizzato il «6». C’è stato un solo vincitore con il «5+1» realizzato ad Arona (Novara) che vince 2.756.718,40 euro ed un 5 Superstar realizzato a Cardenu (Nuoro). Il jackpot per il «6» sale nel prossimo concorso di martedì alla cifra da capogiro di 115 milioni e 900.000 euro: è il montepremi più alto di sempre in Italia e, al momento, il più alto al mondo per una lotteria. Il sei manca ormai da sei mesi: l’ultima volta è stato indovinato il 31 gennaio scorso. Intanto si rinfocola il dibattito sull’opportunità di fermare la corsa del jackpot.  Favorevoli a questa ipotesi non solo l’organizzazione dei consumatori Codacons, che sta portando avanti una battaglia legale tra Tar e tribunale civile, ma anche parti significative del mondo cattolico. Mons. Alberto D’Urso, segretario della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, ha chiesto (attraverso il Sir, il servizio informazioni della Cei) di «congelare» il superpremio e di destinare i 113,5 milioni di euro attualmente in palio ai terremotati dell’Abruzzo. Non solo come gesto di solidarietà, ma anche per arginare quell’accanimento verso il gioco d’azzardo e la fortuna che sta diventando l’altra faccia della povertà dell’Italia. Ma non sarà facile bloccare la corsa del jackpot: se non ci pensa la fortuna a far uscire il 6, al momento l’unica soluzione per cambiare le regole del gioco di casa Sisal potrebbe essere rappresentata da un intervento normativo d’urgenza del governo, in quanto la via normale di modifica del regolamento, che dovrebbe essere fatta d’accordo tra l’Amministrazione autonoma Monopoli e il gestore Sisal, sarebbe lunga e complessa. E poi il regolamento è stato appena cambiato, con la novità dello sganciamento dell’estrazione dalle ruote del Lotto. «Dare la vincita ai terremotati» Inoltre, bisogna tenere conto dei diritti acquisiti da parte dei giocatori, e della stessa società di gestione, che hanno «scommesso» su un certo tipo di regole e che non possono vedersele cambiate in corso d’opera. È come se nel corso di una partita di calcio si decidesse di modificare la durata dell’incontro o le dimensioni della porta. Ma anche l’intervento normativo presenta delle difficoltà: anni fa l’allora ministro Vincenzo Visco propose, senza successo, di mettere un tetto di 50 miliardi delle vecchie lire al jackpot: limite che oggi fa sorridere, pensando al montepremi da 115,9 milioni di euro a disposizione martedì prossimo. Secondo mons. D’Urso «per giocare le persone si indebitano e alcuni disperati sono giunti a togliersi la vita, per debiti per gioco». Di qui il suo appello: «Chiedo che i soldi del Superenalotto possano essere congelati per utilizzarli a fini benefici. La vincita di oltre 113 milioni di euro può solo far impazzire qualcuno. Questa cifra, evidentemente, potrebbe aiutare, invece, molte famiglie in Abruzzo ad avere un tetto, una scuola o incoraggiare tanti ragazzi a non vagare da una tendopoli all’altra». «Noi operatori che veniamo a contatto con la disperazione di tanti giocatori d’azzardo – spiega mons. D’Urso – chiediamo che sia fissato un tetto per dire basta alla corsa al 6 del Superenalotto e contestualmente che sia destinato ai terremotati d’Abruzzo questo danaro, annullando le norme (articolo 12) di carattere fiscale in materia di giochi già previste dal decreto legge del 28 aprile scorso» sui nuovi giochi per finanziare la ricostruzione dell’Abruzzo. Nei primi sette mesi del 2009 la raccolta del Superenalotto, complice il jackpot da record, ha già toccato 1,7 miliardi di euro, con 3,4 miliardi di combinazioni giocate. Una cifra che, da gennaio a luglio, ha riversato nelle casse dell’Erario 850 milioni di euro. A fine anno la raccolta del Superenalotto potrebbe raggiungere i 3 miliardi di euro, superando così di mezzo miliardo i risultati ottenuti nel 2008.

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