23 Agosto 2010

SUPERENALOTTO: CODACONS DENUNCIA, DA TG INFORMAZIONE DANNOSA

(AGI) – Roma, 23 ago. – "La folle corsa del jackpot del Superenalotto, in quest’estate di crisi economica", e’ "particolarmente pericolosa per le famiglie italiane". E’ l’allarme lanciato dal Codacons che dopo aver chiesto, si legge in una nota, "al Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, di intervenire e bloccare il montepremi, senza essere stato ascoltato" ha denunciato all’Autorita’ delle Telecomunicazioni "il comportamento delle redazioni giornalistiche Rai, Mediaset e La7" che – sottolinea l’Associazione – "non fanno altro che ripetere l’ammontare del montepremi e raccontare storie di chi ‘ce l’ha fatta’, senza ricordare le scarsissime possibilita’ statistiche di azzeccare la sestina e soprattutto senza spiegare le insidie del gioco, come segnalato dalle pagine del quotidiano l’Avvenire". Inoltre, segnala ancora il Codacons, "a causa della febbre del gioco, che ormai sembra aver contagiato tutto lo stivale, inaspettatamente anche alcuni sociologi" sembrano sottovalutare "i rischi compulsivi del gioco". Proprio a questo riguardo, la dottoressa Florinda Maione, responsabile della S.I.I.Pa.C (Societa’ Italiana Intervento Patologie Compulsive), ha invece dichiarato: "Per evitare che il sogno di vincita possa degenerare in ossessione, l’attenzione deve rimanere alta soprattutto sui cosiddetti giocatori occasionali che dovrebbero essere correttamente informati dai vari mezzi di comunicazione sulle reali probabilita’ di vittoria (una su sessantatre milioni) e messi nella condizione di operare una scelta di gioco e di aspettativa di vincita consapevole. A fronte di piccole scommesse, la possibilita’ di grandi o comunque possibili vincite e’ da sempre allettante; se aggiungiamo strategie comunicative di marketing, come quelle a cui stiamo assistendo in questi giorni, studiate per far leva solo sul premio finale, diminuisce notevolmente la possibilita’ che il consumatore rinunci a ripetere la scommessa. Diversamente un giocatore ben informato sulle reali possibilita’ di vittoria e di sconfitta e’ meno disposto a rischiare somme di denaro: la piena consapevolezza di quello che si sta facendo e’ il miglior antidoto contro ogni forma di eccesso". E’ l’avvocato Carlo Rienzi, Presidente Codacons, a sottolineare: "I mezzi d’informazione devono farsi carico della responsabilita’ di fornire al pubblico le giuste informazioni su un tema cosi’ delicato". E aggiunge: "Stiamo studiando possibili class action in difesa di chi e’ ormai affetto da gioco compulsivo", concludendo: "Ci auguriamo che il Ministro Tremonti, che non e’ ancora intervenuto, ascolti almeno la Chiesa".(AGI)
Red/Mao  
 

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