2 Ottobre 2001

Super, scatta a tappe il maxisconto

Da ieri unificate le tasse sulle benzine e il carburante misto che sostituirà la super costerà meno. I gestori, però, vogliono prima vuotare i serbatoi. Consumatori in rivolta
Super, scatta a tappe il maxisconto
Taglio di 85 lire per il nuovo ?benzinone?, ma solo a scorte di rossa finite

ROMA – Il Governo unifica l?accisa della benzina super con quella (più bassa di 70 lire) delle verde provocando un?ondata di ribassi da parte delle compagnie, ma i gestori avvertono: la riduzione di 85 lire al litro (70 di accisa e 15 di Iva) sarà applicata solo nei prossimi giorni quando i gestori dei punti vendita carburanti avranno esaurito le scorte della benzina super. Cosi, mentre il prezzo della super scende di 85 lire soltanto nei distributori Esso, Erg e Totalfina (nelle altre compagnie bisognerà attendere dei giorni), la presa di posizione dei gestori, infiamma le associazioni dei consumatori che minacciano una rivolta contro i benzinai. «Se entriamo nel merito delle scorte – sottolinea polemicamente Rosario Trafiletti della Federconsumatori – allora dovrebbe valere anche nel caso degli aumenti e invece non è così. In più i calcoli sulla scorte non sono mai stati fatti: quì mi pare che si voglia guadagnare su un`operazione di riduzione del prezzo». A protestare è anche Elio Lannutti dell?Adusbef: «È un atteggiamento singolare che non vogliano applicare un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, mentre questi signori sono prontissimi ad apportare gli aumenti. È ingiustificato il loro comportamento e non può essere tollerato. Parlano di mercato solo quando fa comodo a loro». «La diminuzione del costo è in ragione di un prodotto che andrà ad esaurimento proprio per le sue caratteristiche di inquinamento ambientale ma il quantitativo delle scorte è stata una scelta di natura aziendale – motiva Italo Mannucci, capo dell`ufficio legale del Codacons – ora è giusto che il costo ambientale sia diviso tra i consumatori acquistando delle scorte in eccesso e dalle compagnie rinunciando al mancato introito delle 85 lire». Lo sconto deciso dal governo – ribatte il segretario dell`associazione di categoria dei gestori, Pietro Rosa Gastaldo – riguarda il prezzo della super e del nuovo prodotto, il `benzinonè, che sarà utilizzato fino al 31 dicembre: la riduzione sarà applicata dai benzinai» solo quando saranno riforniti «con la nuova benzina super scontata delle 85 lire di accisa e Iva». Rosa Gastaldo ricorda, infine, che il `benzinonè «può essere utilizzato da tutti gli autoveicoli che usano la benzina con piombo, e sarà venduto allo stesso prezzo della benzina verde».

Intanto, mentre alcune compagnie decidono di tagliare di 85 lire il prezzo della super, il conto alla rovescia per la vecchia benzina con piombo è già iniziato. Da ieri infatti dopo la decisione del Consiglio dei ministri cessa la produzione della benzina rossa, che continuerà però ad essere commercializzata, fino al 31 dicembre 2001, sullo stesso circuito della verde. Si tratterà di una benzina `intermedià, perchè la vecchia super che rimane nel fondo dei serbatoi e nei circuiti di distribuzione contaminerà la verde che viene immessa in questi circuiti. Una sorta di miscela a basso contenuto di piombo che potrà essere utilizzata dal parco auto che finora ha utilizzato la rossa. In Italia sono quasi 27 milioni le auto alimentate a benzina; di queste, l`81%, pari a 21.800.000 veicoli, può utilizzare benzina verde senza alcun accorgimento; per il 7%, pari a 1.940.000 auto, vengono suggeriti adeguamenti di lieve entità; per il 12%, pari a 3.256.000 mezzi, sono consigliati adeguamenti più onerosi e impegnativi, anche se quest`ultimo dato non tiene conto di circa 1.600.000 auto per le quali non risulta pagata la tassa di circolazione da circa tre anni (perchè demolita o abbandonata) e per le quali il ministero delle Finanze sta facendo i dovuti accertamenti, nonchè di un numero di radiazioni nel 2001 di circa un milione di veicoli.
E mentre in Italia arriva una raffica di ribassi, l?Opec segnala che la scorsa settimana il prezzo del barile di greggio è calato fortemente, passando ad un prezzo medio di 20,97 contro i 25,62 della settimana precedente. In agosto, il barile costava una media di 24,46 dollari mentre la media annuale del 2000 si era attestata a 27,60 dollari. A causa del crollo del prezzo, i ministri Opec la settimana scorsa avevano deciso di mantenere ferma la produzione a 23,5 milioni di barili al giorno per cercare di mantenere il prezzo in una banda fra i 22 ed i 28 dollari. La settimana scorsa il prezzo minimo toccato era stato di 19,87 dollari al barile; venerdì il prezzo medio era stato di 20,68.

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