24 Giugno 2006

Sulle bollette del gas peserà anche l`emergenza-metano dello scorso inverno

Sulle bollette del gas peserà anche l`emergenza-metano dello scorso inverno

Lo ha stabilito l`Authority per l`energia. Per le famiglie si tratterà di un ulteriore aggravio di spesa stimato in 15-20 euro all`anno. No delle associazioni dei consumatori



Dalle bollette energetiche è in arrivo l`ennesima stangata per le famiglie italiane. Non solo dal primo di luglio scatteranno i nuovi aumenti per l`elettricità, previsti fino a 20 euro all`anno, ma l`Authority per l`energia ha anche stabilito che su quella del gas verranno scaricati parte dei costi dell`emergenza-metano dello scorso inverno. Con un aggravio che, secondo il calcolo fatto da Adusbef e Federconsumatori, appesantirà la bolletta di 15-20 euro l`anno. Immediata la reazione delle associazioni degli utenti. “Come avevamo previsto l`emergenza gas viene scaricata sui consumatori, che già pagano tariffe energetiche tra le più elevate d`Europa“ afferma il Codacons, che punta il dito contro il provvedimento pubblicato dall`Authority e valuta la possibilità di un ricorso al Tar contro di esso. “Ci chiediamo – spiega il presidente Carlo Rienzi – che fine abbiano fatto le scorte di gas di cui dispone il nostro Paese e perchè debbano essere sempre i consumatori finali a pagare il conto di inefficienze ed emergenze. Di fronte all`ennesima stangata chiediamo le dimissioni del componenti dell`Autorità, che non sembra abbiano tutelato a sufficienza le famiglie“. Ieri, infatti, l`Autorità per l`energia elettrica e il gas ha pubblicato un documento di consultazione sui criteri per il riconoscimenti dei maggiori costi sostenuti dai produttori di elettricità per l`utilizzo degli impianti ad olio combustibile, in occasione dell`emergenza gas dell`inverno scorso. Questi oneri – spiega l`Auhority – verranno coperti con il gettito delle tariffe. La legge sull`emergenza metano “ha imposto modifiche emergenziali alle condizioni di esercizio e di funzionamento delle centrali termoelettriche alimentate ad olio combustibile, con un duplice obiettivo: ridurre il consumo di gas naturale del settore elettrico, e garantire la sicurezza delle forniture di energia alle famiglie ed alle imprese“. Il provvedimento ha così consentito “l`accettazione sul mercato elettrico di offerte presentate da unità di produzione che utilizzavano olio combustibile in luogo di offerte presentate da altre unità, in particolare da quelle che utilizzavano gas naturale“ attribuendo all`Autorità il compito di definire i corrispettivi a reintegrazione degli eventuali maggiori costi sostenuti dagli operatori. Ecco, dunque, l`approssimarsi di rincari in bolletta: “Il documento dell`Autorità sottopone alla consultazione pubblica un metodo di calcolo finalizzato alla determinazione dei suddetti maggiori costi; essi saranno considerati quali oneri generali per la sicurezza del sistema del gas naturale, da coprirsi con gettiti rivenienti dalle tariffe“. Un salasso per le famiglie italiane che andrà ad aggiungersi ai rincari del 3-5% che da luglio peseranno sulle bollette elettriche. È la stima del Rie (Ricerche Industriali Energetiche di Bologna), secondo cui gli aumenti incideranno sui portafogli dei consumatori con un impatto tra i 12 e i 19,6 euro su base annua. Ma stavolta non si tratta del caro-petrolio, bensì del lascito del governo Berlusconi, che (sperando inutilmente in un raffreddamento dei prezzi del greggio) ha rateizzato fino al 2009 il rimborso degli oneri non recuperabili che derivano dai vecchi obblighi del monopolio. Si tratta, solo per il 2006, di 1,245 miliardi di euro che devono essere rimborsati a Enel e alle altre imprese che hanno rilevato le centrali dell`ex monopolista. Ora gli stranded cost devono essere restituiti con gli interessi, mentre i soldi già raccolti dalle bollette e depositati nella cassa per il settore elettrico ammontano solo a 790 milioni di euro.

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