7 Aprile 2008

Sulla tratta Sicignano-Lagonegro arriva l`apertura del vescovo

Il vescovo diocesano monsignor Angelo Spinillo in una seconda lettera in risposta al Codacons di Sala Consilina riguardo alla tanto auspicata riapertura della Sicignano-Lagonegro scrive che riconosce “la validitá delle motivazioni“ per le quali il Codacons chiede un “rapido ripristino“e le “veritá di situazioni non agevoli della vita dei nostri paesi“. “ Per il prelato di Teggiano- Policastro tuttavia, “ci sono altre motivazioni sulle quali potremmo discutere e sperare di far crescere un consenso e un`attenzione da parte di chi ha responsabilitá nella gestione della vita sociale“. Roberto De Luca e Rocco Panetta, responsabili sede Codacons di Sala Consilina e settore trasporti, si ritengono più che soddisfatti dell`apertura dialogica del vescovo il quale “ha accettato un confronto con un`associazione che sta cercando di tutelare l`ambiente e che sta portando avanti discorsi di carattere collettivo“. In una prima lettera il Codacons aveva chiesto un intervento a monsignor Spinillo sull`emergenza suicidi attribuibile secondo uno studio di dieci anni del professore Maj dell`Universitá di Napoli all`assenza della linea ferroviaria e all`isolamento del Vallo di Diano. “ Per il vescovo non sembrano esserci correlazioni tra il fenomeno del suicidio nel Vallo di Diano e l`assenza di trasporti su ferro, ciò nonostante avendone l`occasione dirá una parola buona a favore della Sicignano-Lagonegro. Per De Luca e Panetta la seconda missiva inviata al vescovi è da ritenersi “una prova della nostra stima nella Sua missione“. Nella speranza che il discorso coinvolga chi potrebbe dare impulso alla riapertura della tratta ferroviaria.

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