26 Novembre 2013

Sull’ arsenico i sindaci sono assenti Meroi attacca

Sull’ arsenico i sindaci sono assenti Meroi attacca

L’ EMERGENZA Arsenico, le associazioni tornano alla carica. Da una parte il Codacons registra lo scaricabarile tra enti e chiede un incontro urgente al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, fino a intimare la riduzione della tariffa entro 15 giorni; dall’ altra la triplice formata da Adiconsum, Adoc e Federconsumatori fanno lo stesso con i presidenti di Provincia e Talete. E mentre l’ Aeeg (Autorità per l’ energia) ha chiesto tempo per approfondire gli aspetti dell’ istruttoria aperta a marzo, ieri l’ assemblea dell’ Ato è andata a vuoto. Qui Codacons. «Nel registrare l’ inconcludente scarico di responsabilità – dicono dalla sede del capoluogo – diffida amministrazioni e società, entro il termine perentorio di 15 giorni, a ridurre la tariffa dell’ acqua». Il Codacons chiede anche di restituire ai cittadini quanto versato in eccesso sulla base del referendum di due anni fa. «La diffida – aggiunge – viene inoltre indirizzata all’ autorità garante». Ovvero l’ Aeeg, che però sulla questione sta lavorando da otto mesi. Era il 28 marzo infatti quando sul tema delle tariffe idriche ha aperto un’ istruttoria in seguito ai ritardi sull’ emergenza. Lo scopo era valutare le ricadute in termini tariffari delle ordinanze di limitazione d’ uso dell’ acqua, individuare misure di compensazione e verificare che i gestori avessero adottato tutte misure e interventi di competenza per garantire un servizio sostitutivo. Molti elementi sono stati acquisiti, ma sono emersi aspetti che richiedono approfondimenti sulle regole da adottare per delineare un quadro che consenta la ripartizione dei maggiori oneri, ovvero la compensazione all’ utenza a fronte dei disagi subiti. Tornando alle associazioni: il Codacons chiede al Zingaretti un incontro urgente per capire cosa voglia fare: «Intanto sta per essere depositato il ricorso giudiziario sottoscritto da centinaia di viterbesi per ottenere la riduzione delle tariffe e il risarcimento di 1.500 euro a persona». Poi ci sono Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, che chiedono congiuntamente «di incontrare il presidente della Provincia e dell’ Ato1, Marcello Meroi, e quello di Talete, Marco Fedele, con i sindaci. Va subito attivata una cabina di controllo o ancora meglio, un’ unità di crisi, che si rapporti in tempo reale con la Regione». E Meroi? Ieri si doveva discutere non della diminuzione, ma dell’ aumento delle tariffe chiesto dalla Regione. E il presidente era su tutte le furie. «Ancora una volta abbiamo dovuto prendere atto dell’ assenza della stragrande maggioranza dei sindaci dell’ Ato – ha detto – alla convocazione per decidere sulla richiesta di aumento della tariffa avanzata dalla Regione. Sfuggire dalle decisioni non è il modo migliore per trovare soluzioni». A quanto pare, il vizio è diffuso. Massimo Chiaravalli © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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