Studenti a casa, rette dovute lo stesso I genitori scrivono a Giuseppe Conte
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fonte:
- Il Gazzettino
I COSTI DELL’ ISTRUZIONE ROVIGO Chiedono Come dobbiamo fare?. A inviare la comunicazione con posta certificata, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’ Ufficio relazioni con il pubblico del Comune e al governatore Luca Zaia è un gruppo di genitori rodigini dopo aver ricevuto un sollecito di pagamento della retta dal consiglio di amministrazione della scuola materna paritaria che frequentano i loro figli. Aspettano risposte perché, nel frattempo, il governo nazionale continua ad aggiornare le misure a sostegno di lavoratori, imprese e famiglie. Ma sulla questione delle rette per asili e mense, al momento, la situazione è che si sta procedendo in ordine sparso tra servizi pubblici e privati. RETTE SCOLASTICHE Nell’ email inviata ieri, i genitori chiedono di avere maggiori informazioni riguardo al pagamento della retta scolastica perché – si legge nella comunicazione – allo sconforto legato al fatto che non si può uscire di casa, si sommano difficoltà finanziarie di ogni genere. Teniamo con noi i nostri figli – continuano – ma dobbiamo pagare ancora la retta scolastica. Spiegateci come fare. La scuola, nel sollecito, spiega anche che dalle istituzioni coinvolte manca finora qualsiasi delucidazione su eventuali interventi di sostegno per fronteggiare il difficile momento affrontato da tutte le scuole paritarie. Dalla scuola c’ è l’ assicurazione di aver preso atto delle richieste pervenute dai rappresentanti di sezione. Nel frattempo però – vista la situazione – si chiede ai genitori di versare integralmente la quota di marzo, in quanto necessaria a coprire i costi della struttura. Il Cda della scuola informa inoltre che martedì è stata siglata un’ intesa per aderire alla Cassa integrazione per i dipendenti delle scuole, ma che non sono ancora noti i dettagli e le relative coperture a sostegno. COSTI FISSI Ci sono i costi di struttura, mentre alcuni risparmi possono venire dalle forniture che si possono interrompere. E in ragione dell’ evolversi dell’ emergenza sanitaria, c’ è la disponibilità a organizzare un calendario di aperture straordinarie senza costi aggiuntivi, poi suddivisi in mensilità sulle quali il Cda della scuola ha deliberato la facoltà per le famiglie di trattenere il 10% sulla quota mensile che abitualmente è versata alla scuola. Per chi ha pagato il contributo annuale, invece, l’ invito è di rivolgersi alla segreteria per informazioni. Infine, resta l’ impegno della scuola a ulteriori riduzioni ai contributi versati dalle famiglie se arrivassero contributi straordinari dalle istituzioni, legati all’ emergenza Covid-19. Al momento, in Italia amministrazioni hanno sospeso le rette; altre le hanno ridotte del 25%; altre ancora, come Rimini, hanno stabilito riduzioni in misura dei giorni di chiusura. Di recente il Codacons aveva diffidato i Comuni e le strutture private a disporre rimborsi (anche sotto forma di bonus o sconti sui prossimi pagamenti) di rette e mense in favore delle famiglie che hanno figli iscritti all’ asilo. Precisando che, in caso di rifiuto, l’ associazione è pronta a ricorrere contro asili privati e amministrazioni comunali. L’ Anci, l’ associazione dei Comuni italiani, ha chiesto al governo di intervenire con rimborsi alle famiglie, tenuto conto che alcune amministrazioni, non potendo contare in questa fase su entrate come, ad esempio, il gettito della tassa di soggiorno, non possono garantire un’ esenzione dalle rette. Nicola Astolfi.
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