13 Maggio 2015

Striscia passa al setaccio altri servizi

Striscia passa al setaccio altri servizi

La querelle legata al licenziamento di Fabio e Mingo da Striscia la notizia registra ogni giorno nuove puntate tra Milano e Bari. Nella redazione meneghina del tg di Antonio Ricci “è in corso una accuratissima verifica a tappeto sui servizi prodotti dalla redazione pugliese” e non si esclude che possano emergere altri video contestati oltre ai due servizi sul falso avvocato e la finta cartomante (per i quali ci sono le denunce di Rti e di Ricci stesso). A Bari, invece, si affilano le armi giuridiche in vista del processo. L’ avvocato del tandem di inviati, Francesco Maria Colonna, ha presentato al pm Isabella Ginefra “una richiesta affinché Mingo e Fabio siano ascoltati al più presto” e ha spedito una prima frecciata (antipasto del duello che ci sarà nel dibattimento) all’ inventore di Striscia: “Non capisco perché tale signor Antonio Ricci comunichi notizie di carattere processuale invece che solo al magistrato, anche ai giornali, superando il pm che aveva scelto come interlocutore. I processi si fanno nelle aule”. Tra le armi per disinnescare il caso, la difesa valuterà anche la natura del programma di Canale 5: “Basta leggere il sito ufficiale per trovare la definizione di Striscia come varietà”, chiosa ancora il legale degli inviati pugliesi. L’ indagine interna disposta da Striscia non ha scosso più di tanto Fabio e Mingo. Gli amici più stretti di Mingo raccontano che dopo lo choc iniziale per il licenziamento in diretta declamato dal pupazzo rosso, l’ attore non abbia alcun timore per questa nuova procedura di verifica della sua attività, legata ad un contratto tra Striscia e la società di produzione pugliese che forniva i servizi. Mingo da oggi ritorna in pista e si dedicherà alla promozione dell’ ultimo film a cui ha partecipato recitando una parte, “Nomi e cognomi”, opera prima del regista Sebastiano Rizzo con Maria Grazia Cucinotta ed Enrico Lo Verso. Il Codacons, infine, ha annunciato che sarà parte civile nel procedimento (per simulazione di reato) nei confronti del presunto falso servizio legato al presunto avvocatoal centro dell’ inchiesta. “Striscia la notizia – puntualizza il Codacons – è da sempre una trasmissione dedita alla difesa dei cittadini e alla denuncia di truffe.Se dalle indagini della procura di Bari dovessero emergere illeciti, si determinerebbe, oltre al danno per il programma, una grave lesione della buona fede dei telespettatori”.
michele de feudis

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