Strisce pedonali fantasma: allarme nei municipi II e VI
- fonte:
- Il Messaggero
IL CASO Consumate dalla pioggia e dall’usura del passaggio delle auto: così le strisce pedonali sulle strade della Capitale stanno sparendo. Con la città che, dopo 19 mesi di emergenza sanitaria causa Covid, sta lentamente tornando alla normalità. Il giorno “x” è fissato al prossimo 15 ottobre, quando in ufficio torneranno gli impiegati e i lavoratori: oltre 1 milione di romani in più in circolazione per le strade della città. Che dovranno fare i conti, oltre che con il traffico, con i vecchi nodi non ancora sciolti. Tra questi anche la condizione delle strade. Dove al problema delle buche, si somma anche quello delle strisce pedonali sparite del tutto in alcuni punti. In altre, visibili solo a metà. «Il problema è la sicurezza stradale ed è un tema troppo spesso accantonato» denuncia Vito De Russis, presidente dell’Associazione dei diritti dei pedoni in carica dal 2005. «Roma – dice – è la Capitale di questo Paese eppure siamo qui, ancora a combattere per avere gli attraversamenti pedonali che non sono ben segnalati. In questi ultimi mesi – precisa il presidente – le vittime degli investimenti sono state poche perché eravamo tutti in casa per la pandemia. Cosa accadrà nelle prossime settimane?» domanda. LA MAPPA La mappa delle “zebre” sparite si allarga dal centro alla periferia.I municipi dove sono più usurate sono il II e il VI, dove la percentuale è del 70% di segnaletica orizzontale usurata. Con un elenco lunghissimo che da viale Parioli arriva fino a via Catania e viale delle Provincie.E poi ancora, le centrali Corso Trieste e viale Regina Margherita. Dove, pure qui, nei punti degli attraversamenti pedonali le strisce bianche sono perlopiù assenti.E allora ci si arrangia, alzando il braccio e chiedendo di rallentare alle auto in corsa prima di “azzardare” il passaggio da un lato all’altro della strada. La cartina dei punti più pericolosi l’hanno disegnata Enrico cola ed Elisabetta Bianchi,i referenti di quartiere per il II municipio. Altra zona, stesso copione: a Testaccio, nel I municipio, sono assenti tra piazza Testaccio, via Luca della Robbia via Giovanni Battista Bodoni. A raccogliere le richieste di intervento e le segnalazioni dei cittadini è stato il Codacons che sta procedendo con un accesso gli atti sia alla Corte dei Conti che alle casse del Campidoglio. Per la manutenzione delle strade vengono infatti utilizzati i fondi delle multe stradali. Dunque la richiesta di accertamenti è per analizzare gli ultimi appalti e le assegnazioni degli interventi. Non una novità comunque. IL PRECEDENTE Nel 2019 la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio. A di piazzale Clodio gli uomini della guardia di Finanza avevano depositato i bilanci del Campidoglio e dei Municipi per verificare l’utilizzo dei fondi assegnati per le buche. Nello stesso anno, era stato aperto un fascicolo di indagine sempre sulle strisce pedonali. Con periti e tecnici che accertarono parametri di luminosità “anomali” della vernice utilizzata per rinfrescare le zebre. FLAMINIA SAVELLI
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