23 Marzo 2014

«Strisce blu, un premio ai furbetti»

«Strisce blu, un premio ai furbetti»

Parere del ministero dei Trasporti o no, i vigili continuano ad elevare le multe a chi lascia l’ auto in sosta nei parcheggi con le strisce blu pur avendo il tagliando scaduto.C’ è anche il Comune di Sondrio nel lungo elenco delle realtà municipali allineate sulla posizione espressa dall’ Anci e pronte a dare battaglia a Lupi e alla sua teoria sul codice della strada. E il sindaco Alcide Molteni è in prima fila insieme agli illustri colleghi delle città più grandi come Milano, Torino, Napoli o Bari, solo per fare qualche esempio, nel protestare contro una decisione che rischia di creare il caos nelle città italiane dove i posteggi regolamentati dalle strisce blu sono la maggior parte.Scelta unilateraleLa questione è quella sollevata da Codacons secondo cui le multe elevate per il tagliando scaduto sarebbero illegittime e gli automobilisti sarebbero dunque tenuti a versare soltanto la differenza tra quanto pagato e la sosta reale. Una teoria avvalorata dalle parole del ministro Lupi secondo il quale il Codice della strada è chiaro e non prevede sanzioni.«Siamo alle solite – sbotta il sindaco del capoluogo valtellinese -: un’ altra prova dell’ inutile populismo centralista romano. Per ottenere il consenso di chi si lamenta, si consente il mancato rispetto delle regole scaricando addosso ai Comuni problemi e responsabilità. Non è questo il modo di fare. A Roma dovrebbero imparare a parlare con i Comuni, a capire come stanno esattamente le cose e soprattutto a preoccuparsi di far rispettare le norme, considerato che in altri Paesi chi non le rispetta si autodenuncia, qui invece i furbetti li premiamo a discapito di chi è onesto».Uno sfogo amaro quello di Molteni per il quale il tema delle entrate e del bilancio – perché comunque meno multe significa anche meno risorse economiche a disposizione dell’ amministrazione – passa in secondo piano davanti al senso civico «che – dice – è il collante primario della vita di una comunità, ma che così si erode, pezzo dopo pezzo».Diverse interpretazioniIl punto è anche che sulla questione non esiste un parere univoco. Le sentenze della Cassazione davanti ai ricorsi presentati sono state diverse. Anche per questa ragione, e in attesa di chiarimenti da Roma, il Comune di Sondrio continua a sanzionare con la multa da 25 euro coloro che non rispettano le regole e lasciano l’ auto in sosta con il tagliando scaduto.«E cosa dovremmo fare- si chiede l’ assessore al Bilancio Gianpiero Busi -? Siamo davanti a decisioni romane senza capo, né coda. Il ministro dice che il codice della strada non prevede la sanzione, che i Comuni devono regolamentare la cosa, ma ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? Si rischia di trasformare tutta la questione in u n far west, come se le amministrazioni ne avessero bisogno». Una questione di regole, di senso civico e di conti per Busi. Nel 2013 dalle multe per tagliando scaduto il Comune di Sondrio ha incassato 83.500 euro. Soldi che, come per tutte le entrate da sanzioni al codice della strada, sono vincolati nell’ utilizzo. «Si tratta di risorse che servono per la manutenzione stradale, per la segnaletica, per le videocamere e la sicurezza – spiega l’ assessore -, se non potrò più contare su quelle entrate dovrò reperirle da qualche altra parte. E cioè i cittadini onesti, quelli che rispettano le regole, dovranno pagare anche per la disonestà degli altri».Intanto anche l’ Associazione della polizia locale d’ Italia, interviene sulla questione delle strisce blu e sposa la tesi dell’ Anci secondo la quale i Comuni hanno la facoltà di regolamentare la sosta e quindi di sanzionare chi la prolunga oltre l’ orario per il quale ha regolarmente pagato il ticket.n.
monica bortolotti
 

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