STRANIERO IN PISTA CIAMPINO,POLEMICA SU SICUREZZA SCALO
- fonte:
- Ansa
PASSATA LA PAURA, RIAPRE SECONDO AEROPORTO ROMANO
E` mattina presto quando il secondo
scalo romano allontana definitivamente la spettro e la paura del
terrorismo e riprende in pieno la sua attività. L`aeroporto di
Ciampino per oltre 10 ore era rimasto chiuso per permettere
controlli e bonifiche dopo che il pilota di un aereo diretto a
Colonia aveva notato la presenza sulla pista, di una persona con
uno zainetto in spalla. Immediate le procedure antiterrorismo
che hanno isolato l`aeroporto e consentito agli artificieri di
far brillare lo zaino e bonificare l`intera zona da eventuali
oggetti sospetti.
Sono bastate poche ore per capire che l`uomo fermato, un
clandestino etiope, Tesfaldet W., di 31 anni, non era un
terrorista ed aveva alle spalle un ricovero in un ospedale
romano per cure psichiatriche. Sulla vicenda, dalla scorsa
notte, stanno indagando gli investigatori di Polaria e Digos,
che cercano soprattutto di capire come l`uomo sia riuscito a
raggiungere la pista e dove fosse diretto con due zaini
abbandonati durante l`inseguimento con la polizia.
L`etiope, che era in evidente stato confusionale, ora si
trova ricoverato in un centro di igiene mentale di Roma. Secondo
la ricostruzione fatta dagli investigatori della Polaria di
Ciampino l`uomo sarebbe entrato scavalcando la recinzione
perimetrale dello scalo romano, in una zona decentrata
confinante con il centro abitato di Capannelle. Da lì sarebbe
riuscito a raggiungere l`area confinante con la pista di
decollo. Proprio il modo banale con il quale l`immigrato sarebbe
entrato nello scalo romano ha sollevato dubbi e perplessità sul
sistema di sicurezza. E, primo fra tutti, il Codacons ha chiesto
all` Enac di “fornire rassicurazioni ai cittadini e verificare
se vi siano state omissioni o carenze sotto il profilo della
sicurezza, in un momento in cui il livello d`allarme è
elevatissimo, e altrettanto elevati dovrebbero essere i
controlli“. E anche per il sindaco del piccolo centro a sud di
Roma, Walter Enrico Perandini, quanto successo la scorsa notte
dimostra “ancora una volta l`inadeguatezza dello scalo con
l`attività dei voli low-cost“. Il sindaco ha polemizzato con
il direttore dello scalo, Sergio Legnante, rivolgendo a lui la
domanda che questi si sarebbe posto su come uno straniero
“abbia potuto fare una passeggiata nella pista con due zaini
indosso, all`indomani dell` allarme terrorismo scattato a Londra
e New York e nello stesso giorno in cui a Ciampino è arrivato
il capo di Stato dell` Afghanistan“.
Il sindaco ha ricordato che lo scalo “é stato per decenni
un aeroporto militare aperto a pochi voli charter“,
sottolineando che si tratta di “uno scalo delicatissimo, viste
le partenze e gli arrivi di molti voli di Stato italiani e di
capi di Stato di tutto il mondo. L`avvento dei voli low-cost –
prosegue il sindaco – arrivati a trasportare oltre 5 milioni di
passeggeri l`anno, oltre a creare l`emergenza inquinamento
acustico ed ambientale, mette seriamente a rischio la sicurezza
di un aeroporto così piccolo, a ridosso del centro abitato e
soprattutto con una funzione strategica per lo Stato italiano“.
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