3 Maggio 2019

Strage dei treni, in Tribunale lo scontro su chi dovrà pagare i danni alle vittime

TRANI. Un’ udienza dedicata alle eccezioni preliminari su cui il Tribunale deciderà nell’ udienza di martedì, sempre nel supercarcere di Trani. Dove ieri, a differenza di quanto accaduto tre settimane fa nell’ aula del palazzo di giustizia, c’ erano solo pochi parenti delle 23 vittime del disastro ferroviario delle vecchia Bari Nord, avvenuto il 12 luglio 2016 e costato anche 51 feriti. Due le questioni da dirimere prima di entrare nel merito della accuse contestate a vario titolo a 18 imputati, e prima di stabilire se uno di loro, il capostazione di Andria Vito Piccarreta, potrà patteggiare la pena a 4 anni e 6 mesi di reclusione a cui i pubblici ministeri Marcello Catalano e Alessandro Pesce si opposero durante l’ udienza preliminare che si è svolta davanti al gup Angela Schiralli. I difensori di numerose parti civili da un lato chiedono di potersi costituire anche contro la società Ferrotramviaria, gestore della linea che ha già la duplice veste di imputata (quale persona giuridica) e di responsabile civile insieme al Ministero della Infrastrutture. Dall’ altro chiedono che la Regione Puglia (concedente la tratta ferroviaria) e che nel processo è parte civile abbia anche la veste di responsabile civile, cioè che venga condannata al risarcimento dei danni. Entrambe le istanze furono rigettate in sede di udienza preliminare. L’ avvocato di Ferrotramviaria, Michele Laforgia, ha ribadito che la normativa e la giurisprudenza non prevedono la costituzione di parte civile nei confronti della persona giuridica imputata. Dal suo canto l’ avvocato della Regione, Antonella Loffredo, ha sostenuto che all’ ente non sono mosse contestazioni e che non c’ è un rapporto organico né con gli imputati nè con i fatti che hanno causato l’ incidente. Nel procedimento, oltre ai familiari delle vittime ed ai feriti, sono costituite parti civili proprio la Regione oltre che i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia e le associazioni Acu ed Anmil. Prima dell’ effettiva apertura del dibattimento, il tribunale dovrà anche decidere se poter ammettere tra i danneggiati anche le associazioni di consumatori Codacons, Ubf, Conconsumatori (tenute fuori dal gup) e l’ associazione animalista Gepa. Alla scorsa udienza, sette persone fra parenti delle vittime e feriti hanno ritirato la costituzione di parte civile perché già risarcite. Tra loro anche il capotreno Nicola Lorizzo, il solo ferroviere superstite fra i quattro in servizio sui due convogli che si sono scontrati quel giorno, e che figura anche tra gli imputati. Mercoledì invece proseguirà davanti al gup, con le richieste della Procura, il rito abbreviato per una dirigente del ministero, Elena Molinaro.

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