Stipendi ko, volano gli acquisti a rate
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fonte:
- Il Messaggero
Mobili o vacanze, ma anche al supermarket non si paga subito. Il Codacons: “Spesso è indebitamento sommerso, fuori controllo“ Stipendi ko, volano gli acquisti a rate Reddito fisso risicato, boom di credito al consumo per le famiglie: più 18,5% di FABIO NUCCI PERUGIA – Stretta tra stipendi risicati e caro vita, più della metà delle famiglie umbre si ritrova con risparmi prosciugati o rate da pagare. E non solo per i mutui, con il credito al consumo che avanza ormai al ritmo del 18,50% annuo. Che tradotto in cifre, porta ad un`esposizione media con il sistema bancario di 11.700 euro a famiglia. Ci si indebita per acquistare immobili autovetture, mobili ed elettrodomestici, ma la nuova frontiera porta ad acquistare a credito anche le vacanze e, novità, anche la spesa quotidiana al supermercato. Ne consegue un assetto economico-finanziario precario che vede una famiglia su tre pronta a rivedere anche il proprio stile di vita. Come recitava lo slogan preelettorale di un partito politico “a fine stipendio avanza sempre il mese“, le difficoltà maggiori si traducono nella sindrome della terza e quarta settimana, con le spese domestiche che per sempre più famiglie diventano un incubo. Una famiglia su due (52%) supera l`empasse attingendo ai risparmi e l`altra metà (circa il 47%) si rifugia negli acquisti a rate. Al 31 dicembre del 2004, Bankitalia rileva una consistenza di 992 milioni di euro divisa tra sistema bancario (616 milioni) e società finanziarie (376). Queste ultime, dal settembre 2003, hanno visto aumentare il volume complessivo del credito erogato del 32%. Nel complesso, in 15 mesi, il ricorso alle rate ha subìto un balzo del 22,3%. L`indebitamento degli umbri non rappresenta un record nazionale ma diventa specchio di un disagio che cresce. “E` un fenomeno preoccupante – fa notare Carla Falcinelli, presidente Codacons Perugia – che in molti casi si traduce in indebitamento sommerso del quale le famiglie neanche si rendono conto. Si comprano vacanze a rate ed ora anche spesa quotidiana“. Alcune catene di supermercati si stanno infatti organizzando per dilazionare gli importi della spesa cumulati a fine mese, con la possibilità di pagare con 30 o 60 giorni di ritardo. “Si sommano rate su rate – aggiunge Falcinelli – con spese sempre più alte in termini di interesse“. Ma un altro elemento descrive le difficoltà degli umbri ed è quello segnalato al Codacons da diversi esercizi commerciali medio-piccoli della regione. “E` il ritorno al “libretto“ nel quale annotare la spesa non pagata dal cliente come accadeva negli anni `70-`80“. Intanto da una ricerca dell`associazione artigiani di Mestre, risulta che le famiglie perugine sono più indebitate di quelle ternane: Perugia è 24esima, Terni 55esima. Oltre alle cifre preoccupano le ripercussioni sullo stile di vita delle famiglie, con due su dieci che, stando a recenti ricerche, superano le difficoltà lavorando di più, facendo straordinari o trovando un secondo lavoro. Ma c`è anche chi (il 35%) rinuncia a sposarsi o a fare figli.
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