25 Luglio 2002

«Stipendi d`oro, vergogna»

«Stipendi d`oro, vergogna»

Formigoni: «Io non c`ero»




MILANO ? «Non ero in Consiglio regionale», taglia corto il presidente della Giunta Roberto Formigoni il giorno dopo il blitz che ha aumentato di oltre mille euro lo stipendio dei consiglieri del Pirellone (nella tabella i dati ufficiosi). «È vero che non c`era, ma è anche vero che sarebbe bastato un suo cenno e tutto si sarebbe fermato», incalza Alessandro Litta Modigliani, capogruppo dei radicali contrari al provvedimento.
Il verde Carlo Monguzzi chiede addirittura a Ciampi di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge lombarda, approvata con voto segreto perché «palesamente anticostituzionale».
«E se i sindacati chiedessero nei contratti gli aumenti percentuali richiesti da loro? Griderebbero allo scandalo – afferma la cislina Maria Grazia Fabrizio -. Hanno deciso a voto segreto, quasi si dovessero vergognare a esporre la propria faccia, cosa che la dice lunga». E Amedeo Giuliani, della Uil: «Non mi sembra certo il momento giusto per scelte come queste, visti anche i tagli generali al bilancio. Comunque il loro stipendio non era poco neanche prima».
Nella Casa delle Libertà c`è molto imbarazzo. Nessuna dichiarazione dagli «azzurri» Luciano Valaguzza e Giovanni Rossoni, che hanno presentato gli emendamenti della «svolta».
Riassumiamo. Pollice verso dalla Lista Bonino, Ds, Margherita, Sdi (socialisti di Boselli), Lega Nord e da alcuni esponenti della maggioranza di centrodestra come Silvia Ferretto di An e Elena Fatuzzo dei Pensionati. «Con una mano – dichiara quest`ultima – si fa pagare l`autobus agli anziani e agli invalidi, e con l`altra mano ci si accomoda lo stipendio».
«Lacrime di coccodrillo», commentano al gruppo della Quercia. «Chi oggi, a posteriori, si sbraccia e si indigna contro i provvedimenti avrebbe potuto assumere, fin da ieri, un comportamento coerente dichiarando apertamente in aula il proprio dissenso e contribuendo a far mancare il numero legale. E poi perché non hanno votato l`emendamento sui contributi alla Scala?».
Chi va controcorrente è Roberto Biscardini, capogruppo Sdi. Al di là del nostro parere negativo – spiega – bisogna tuttavia rendersi conto che il voto dell`altro ieri è solo un puro adeguamento in rapporto al peso demografico della Lombardia, minore di quello già praticato da altre regioni. Insomma – continua Biscardini – l`aumento è anche figlio di una tendenza a valorizzare la funzione dei consiglieri regionali a quella dei parlamentari. «Un provvedimento simile – conclude – è stato già assunto da altre regioni e mi risulta che il Lazio voglia raggiungere la parità di trattamento con i deputati».
Oggi ultima seduta del Consiglio regionale, prima della pausa estiva. All`ordine del giorno c`è un progetto di legge sulla caccia contro il quale Verdi e Radicali minacciano un pesantissimo ostruzionismo con migliaia di emendamenti. Non è escluso che la polemica continui. Davanti al Pirellone ci sarà un presidio di Cgil-Cisl-Uil contro il «taglio» delle agevolazioni nell`uso dei trasporti agli anziani con pensione minima (la Lega è pronta a ridiscutere la questione). Intanto il Codacons ha presentato alla Corte dei Conti un esposto per annullare gli “stipendi d`oro“ del Pirellone.
A Palazzo Marino si discuterà, invece, sull`introduzione dello stipendio fisso per i consiglieri comunali. Alberto Mattioli, capogruppo della Margherita, suggerisce di rinviare il tutto a settembre. Vista l`aria che tira.



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