Star Academy, flop finale Scioperano i concorrenti
Doveva essere «il papà di tutti i talent», almeno così si legge nella pagina internet ufficiale, accorpata al sito della Rai. Star Academy sarà, al contrario, ricordato come il papà di tutti i flop. Non solo lo show, abbattuto da ascolti bassissimi, chiude in anticipo, ma lo fa in un turbine di polemiche che lasciano l´amaro in bocca a conduttori, spettatori e, soprattutto, concorrenti. Alla finale, prevista durante la fascia pomeridiana di sabato 22, non parteciperà Francesco Facchinetti, intenzionato a separare la propria immagine da quella di un sipario che cala prematuramente e per giunta nell´ora del giorno con lo share più basso. Aveva provato a svincolarsi dalla conduzione della terza puntata ma il vicedirettore di Rai2 Antonio Marano lo aveva convinto a restare. Facchinetti non è il solo ad aver dato forfait: non vedremo la giuria, composta da Ornella Vanoni, Roy Paci, Nicola Savino e Lorella Cuccarini. Come se non bastasse i cantanti dovranno esibirsi senza orchestra, usando delle basi. Rimangono a bordo solo Daniele Battaglia e Alessandra Barzaghi, legittimi conduttori dello spazio pomeridiano. I concorrenti, però, non ci stanno e la loro protesta parte dalla pagina Facebook della diciottenne Francesca Romana d´Andrea: «Star Academy è chiuso, non si farà alcuna finale. I cantanti in comune accordo fanno chiudere il programma in anticipo poiché a queste condizioni non ritengono giusta la proclamazione di un vincitore. Avevano comunque proposto una rassegna in cui avrebbero potuto cantare il loro cavallo di battaglia e altre canzoni senza alcun vincitore. Ma la redazione non ha accettato e pertanto chiude in anticipo. Ancora esiste l´unione nella musica». Lo sciopero, non confermato dalla Rai, cancellerebbe l´atto finale di questa tragedia televisiva. Tragedia perché, nel caos generale, molti hanno dimenticato che in ballo c´erano le speranze di un gruppo di ragazzi, prima illusi nel miracolo della gloria televisiva, poi abbandonati a se stessi. Coraggiosamente avrebbero deciso di rinunciare al premio (che comunque sarebbe stato consegnato al vincitore del televoto): un contratto discografico. Fanno bene: meglio non sperimentare il tipo di trattamento che una casa discografica riserverebbe al fallito esperimento. Assieme ai concorrenti insorge il popolo di internet, che accusa Facchinetti di vigliaccheria, di volersi sottrarre a un impegno non solo contrattuale ma morale. I dissensi sono stati cancellati dalla pagina Facebook di Star Academy con una mossa degna di qualcuno che del web non sa nulla. L´indignazione, infatti, si è moltiplicata, sfogandosi all´interno di blog molto più popolari della vetrina legata al programma. Sul piede di guerra c´è anche il Codacons. Il direttore Carlo Rienzi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti: «Visto il dispiegamento di giudici, tutor, mezzi ed energie per mandare in onda il programma musicale, ci chiediamo quanto sia costato agli utenti che pagano il canone questo fallimento televisivo e se vi siano responsabilità da parte dei dirigenti Rai». Che i giovani sognatori non siano gli unici a pagare per questo disastro annunciato.
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