Stangata taxi, nuovo stop del Tar confermata la sospensione dei rincari
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fonte:
- Corriere.it
ROMA – Stangata taxi: arriva un’ altra bocciatura. La seconda sezione del Tar del Lazio ieri ha confermato la sospensione degli aumenti delle tariffe (in media del 28%) decisa il 3 febbraio. Si è trattato di un provvedimento cautelare, dettato dalla necessità di evitare "un danno irrevocabile" all’ utenza: il giudizio di merito è stato fissato per l’ 8 giugno. Ma fin d’ ora, stando anche a un passaggio dell’ ordinanza ("emergono elementi utili per formulare una prognosi favorevole alla parte ricorrente"), la partita ha tutta l’ aria di essere chiusa. Il Comune, dopo una battaglia iniziata un anno fa, 12 sedute di consiglio (alcune in notturna) e una pioggia di critiche dal mondo dei consumatori, è costretto nel fatti alla marcia indietro: la stangata, ritenuta dal Pd una "cambiale elettorale" pagata dal sindaco Alemanno a una categoria a lui molto vicina, così com’ è stata strutturata nelle delibere approvate e nel "parere di congruità" espresso dai 4 "saggi" mostra di non reggere al vaglio della giustizia amministrativa. "Abbiamo il massimo rispetto per la decisione del Tar – ha commentato l’ assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma – Proseguirà ora il confronto con le associazioni consumatori e con la categoria per trovare il giusto equilibrio nel migliorare la qualità del servizio, rispondendo anche alle esigenze dei tassisti". Taxi ai Fori (foto Eidon) Gli effetti immediati, dunque, sono due. Primo: il prezzo delle corse resta invariato (a questo proposito i comitati dei consumatori invitano i clienti a essere vigili, visto che da qualche settimana molti conducenti applicano aumenti illegittimi). Secondo: il tavolo negoziale per arrivare a un nuovo piano tariffario, che potrebbe essere votato dal consiglio comunale prima dell’ 8 giugno, va avanti proprio su impulso dell’ assessore. "Il prossimo incontro – annuncia Aurigemma – si terrà il 7 marzo". Esulta Carlo Rienzi, il presidente del Codacons che (assieme all’ Associazione servizi pubblici, al Movimento difesa del cittadino e all’ Unione consumatori) si è appellato al Tar. "Se Alemanno è una persona intelligente, così come l’ ho conosciuto nei nostri incontri quando faceva il ministro dell’ Agricoltura – ha detto Rienzi – scioglierebbe questo legame fortissimo con la lobby del tassisti. É doloroso vedere un’ amministrazione che produce atti così sballati: parlano di modelli matematici, e nel parere dei cosiddetti "saggi" non ce n’ è traccia. In una pagina dicono che le nuove licenze hanno ridotto il giro d’ affari del 30%, e nella successiva del 35. Senza contare che più auto bianche in giro, visto che ce n’ erano poche, hanno attirato nuovi clienti". Alcuni sindacati dei tassisti, tra cui l’ Uritaxi di Loreno Bittarelli e l’ Unica Cgil di Nicola Di Giacobbe, si sono detti pronti a trattare "per riscrivere una nuova delibera in tempi brevi". Quelli che più hanno sostenuto la stangata (Ugl in testa) non escludono invece il ricorso al Consiglio di Stato. Dalle file della maggioranza spicca la citazione del dissidente Fernando Aiuti (Pdl): "Per accontentarne 10, di tassisti, se ne scontentavano 10.000, di cittadini. Io l’ ho sempre detto, ma vox clamantis in deserto…". E l’ opposizione incassa la vittoria: dal pd Umberto Marroni ("Il Tar ha confermato il pasticcio taxi, riapriamo il confronto sugli incentivi") all’ udc Alessandro Onorato ("si azzeri subito la delibera-boomerang"); dall’ idv Vincenzo Maruccio ("anche oggi è arrivata la bocciatura quotidiana per Alemanno") a un ironico Dario Rossin, del La Destra ("speriamo di non dover occupare l’ aula per altre 10 sedute…").
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