Spunta l’ ipotesi del rinvio bis della Tasi
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fonte:
- Il Piccolo
ROMA La Tasi slitta di 3 mesi, dal 16 giugno al 16 settembre (anche se il comunicato del Tesoro non indica il giorno) per quasi la totalità dei contribuenti, più o meno il 90%. Ma non è escluso che lo slittamento possa arrivare fino ad ottobre. Così come si moltiplicano le voci di un possibile slittamento (per i Caf, non per il pagamento) per il modello 730. Una certezza rimane: l’ Imu sulle seconde case si paga come sempre a giugno. Allo stato infatti solo il 10% dei comuni ha deliberato sulle aliquote e messo quindi i cittadini in grado di pagare. Ma contro la soluzione tecnica individuata dal governo ci sono già le prime iniziative: il comune di Varese che chiederà alla Consulta di pronunciarsi sulla costituzionalità dell’ intera tassa. E i consumatori del Codacons che ritengono la scelta dello slittamento sia stata presa «senza alcun valido motivo che giustifichi questa differenza, dato che i Comuni hanno avuto tutto il tempo necessario per deliberare le aliquote». E, al di la delle moltissime dichiarazioni politiche in vista dell’ appuntamento delle Europee, gli operatori appaiono decisamente preoccupati: «l’ applicazione della Tasi, oltre a rappresentare un consistente incremento di tassazione che le imprese stremate da una crisi che sembra non finire mai avranno difficoltà a sostenere – dice il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – rappresenta in termine di adempimenti un vero e proprio groviglio che poteva e doveva essere evitato». Una scelta “insufficiente” secondo Rete Imprese. Mentre la Cisl chiede di rimettere mano al sistema di imposizione sulla casa, «recuperando una maggiore equità e progressività nella tassazione». Così mentre il presidente dell’ Anci, Piero Fassino, parlava di «soluzione più ragionevole» sono comunque molti i primi cittadini che dovranno far slittare il pagamento con probabili problemi di cassa. Ma il nodo, quello al quale si riferisce anche Sangalli, è poi anche nell’ attuazione: ad esempio secondo la Uil su 32 città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, in 12 di queste si pagherà più dell’ Imu pagata nel 2012. E ancora: alla fine – sempre secondo la Uil – si avranno sicuramente 8.092 applicazioni diverse della Tasi e si rischia di avere oltre 75mila combinazioni differenti di detrazioni per l’ imposta. Insomma «un ginepraio». Ma ora l’ attenzione è sullo slittamento: per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ad esempio «un simile provvedimento viola la Costituzione, che all’ articolo 3 sancisce l’ assoluta uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge». Il costituzionalista Massimo Siclari, si mostra possibilista: «ad una prima analisi non ravviso una violazione dell’ articolo 3 della Costituzione. Si tratta di una scelta dettata unicamente da motivi organizzativi e legata ai ritardi di alcuni Comuni».
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