24 Novembre 2018

Spreco di denaro della CamCom inviato un esposto alla Corte dei Conti

Un esposto alla Corte dei Conti della Sicilia per accertare se equivalga a uno spreco di denaro pubblico la decisione della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa di assumere un legale per rispondere alla richiesta di scioglimento dell’ ente avanzata da Codacons. È la nuova puntata della schermaglia tra l’ associazione consumatori e l’ ente camerale della Sicilia Orientale iniziata da qualche settimana. Tutto parte dalla richiesta di Codacons inviata al ministero per lo Sviluppo economico e al presidente della Regione: «Non c’ è lo statuto – diceva in sintesi la richiesta -, perciò si sciolga la Camera di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa». Pietro Agen, presidente della “Super Camera” aveva risposto che la richiesta contenesse una “doppia sciocchezza”, in quanto di statuti la Camera ne conterrebbe tre («quelli di ogni singola Camera di commercio, e tra questi si fa riferimento a quello di Catania perché è dell’ ente camerale più grande»). Dopo qualche giorno l’ incarico, sottoscritto con formale delibera dalla Camera di commercio della Sicilia Orientale, che dà mandato a un legale di «predisporre controdeduzioni in merito all’ atto di diffida proposto dall’ associazione Codacons». Da qui la controreplica di Codacons, secondo la quale non avrebbe senso assumere un legale per 3.800 euro di fronte a una richiesta ritenuta arbitraria. «E’ paradossale – spiega infatti Giovanni Petrone, presidente regionale Codacons – che, a fronte di una richiesta di scioglimento definita dal presidente Pietro Agen “una doppia sciocchezza”, lo stesso spenda soldi pubblici per affidare la difesa dell’ ente ad un avvocato privato». Nella delibera della Camera di commercio si legge la volontà di «fornire adeguata risposta al Ministero evidenziando possibili atti lesivi nei confronti della Camera di commercio», «evitare contenziosi giudiziari per atti eventualmente adottati dal Ministero», «troncare qualsiasi azione contro l’ ente camerale», «fornire esaustivamente motivi che confutano i presupposti» della diffida di Codacons: per tutte queste ragioni la decisione di avvalersi di un legale di fiducia dell’ ente e individuarlo nell’ avvocato Agatino Cariola del foro di Catania. Per una cifra di 3.800 euro che diventa la ragione dell’ esposto dell’ associazione di consumatori. «Contro tale provvedimento – scrivono in una nota – il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti della Sicilia, allo scopo di accertare se la delibera in oggetto possa configurare una eventuale forma di spreco di soldi pubblici con conseguente danno erariale, anche in considerazione del fatto – conclude Codacons – che la diffida presentata dall’ associazione è stata ritenuta una “sciocchezza” dal presidente Agen e, in quanto tale, non giustificherebbe spese legali di difesa così elevate».Massimiliano Torneo.

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