21 Febbraio 2013

Sposarsi è un salasso? Ecco le nozze low-cost

Sposarsi è un salasso? Ecco le nozze low-cost

M’ ama o non m’ ama. M’ ama? E se m’ ama, perché non mi sposa? Di fronte alla doglianza, tipicamente ma non esclusivamente femminile, l’ arrocco è sempre più spesso da imputare all’ eccessiva spesa. E senza dubbio la questione economica c’ è, alla base del drastico calo delle nozze riscontrato nell’ ultimo anno: -25 per cento le cerimonie religiose a Milano; -15 per cento i riti civili. «Se si convola a nozze – dice, a sorpresa, dati alla mano, Gianpaolo Romano di Fiavet (Confcommercio) – lo si fa in grande. Se i vincoli di budget sono troppo stringenti, piuttosto si rinuncia». Conferma Marco Donelli, presidente del Codacons: «Per un matrimonio tradizionale in Lombardia, la spesa media è di 23.500 euro. Poco sotto al valore degli anni precedenti: tutti provano a risparmiare ma solo un’ esigua minoranza opta per formule davvero a basso costo». Dire «sì», a basso costo Il low-cost prende lentamente piede a Milano. Spiega Gianmario Mocera, Federconsumatori: «Chi dedica tempo alla ricerca di offerte speciali può risparmiare fino all’ 80 per cento: se per una celebrazione in chiesa, senza fare follie, si arriva a spendere anche 50 mila euro, con qualche accorgimento si può scendere sotto i dieci mila».C’ è chi, al posto del tradizionale pranzo, inizia a sperimentare la «colazione» nuziale (sì, sì, proprio brioche e cappuccino) e chi ricorre addirittura allo sponsor. Altri ancora inseriscono nella lista di nozze – udite – persino pezzi dell’ abito bianco. Poi ci sono i «tutto compreso dall’ invito alla location», il noleggio di piante invece dei fiori freschi e gli altri acquisti online con Groupon (abiti da sposa in sconto del 70 per cento). Ma dove «tagliano» più volentieri i milanesi? Ne sanno qualcosa i wedding planner , sorta di consulenti matrimoniali molto in voga a dispetto della crisi (mille o due mila euro a botta). Ormai la Lombardia ne conta 283, moltissimi rispetto alle altre Regioni, e Milano 129. Una professione «nuova»: la maggior parte ha iniziato l’ attività di recente. I consulenti del risparmio «Aiutiamo gli sposi a razionalizzare le spese e grazie ai rapporti consolidati coi fornitori facciamo risparmiare fino al 20 per cento» promette Cristina Felice di Matrimonio-low-cost . Come? «Il vestito è l’ ultimo ad essere sacrificato – spiega Elisa Daidone di For once in your life -. In genere, tra le priorità ci sono anche le foto, mentre è più facile che si rinunci all’ auto o alle bomboniere. Ma noi facciamo di tutto perché nessun aspetto venga penalizzato. «Le coppie non scendono a compromessi sulla festa: location e rinfresco da soli rappresentano il 50 per cento della spesa complessiva. Poi ci sono l’ allestimento e la musica …» dice ancora Silvia Maffeis di Nozze e dintorni . E Alessia Santa di White Emotion : «Non tutti hanno modo di dedicarsi all’ organizzazione del “giorno più bello”: noi, per loro, salviamo denaro ma anche tempo». Il low-cost di Marta e Paolo Non sono solo giovani i pochi che puntano nettamente alla sobrietà, come raccontiamo su Corriere.milano.it : qualcosa sta cambiando, ed è questione di costume. Ci stiamo abituando, gradualmente, a colori più soft . Marta Mazzetti e Paolo, neo-sposini milanesi, sono un esempio. «Causa cambio casa, ricavi instabili da free lance , prima figlia in arrivo: abbiamo dovuto tagliare tutte le voci di spesa» ammette per niente sconsolata lei. E nello snocciolarle dà, senza volerlo, preziosi consigli a tutti. «Intanto in fase di raccolta preventivi ci siamo accorti che se parlavamo di nozze i prezzi salivano di un buon 30%: abbiamo cominciato ad addurre come motivo di prenotazione una generica “festa da 100 persone”». E questa già è una furbizia anti-furbetti. Ma poi, scelto il locale e concordato il rinfresco, «la torta l’ abbiamo portata noi così come il vino, preso in una enoteca all’ ingrosso». Il vestito da sposa? «Allo spaccio, su misura, 250 euro». E ancora: «Scarpe non certo nuove, ornamenti comprati al mercato dei fiori (si risparmia la metà) e per la macchina, noleggiata con autista, solo 45 euro (ma a menzionar le nozze il costo triplicava)». Infine: «Invece delle classiche buste coi confetti come bomboniera, meglio foto scattate da tutti i partecipanti, musica senza band dal vivo: tutto compreso, otto mila euro». E va benissimo così. Elisabetta Andreis RIPRODUZIONE RISERVATA.

 

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