2 Settembre 2006

“Sportivi, attenzione ai certificati“

Chiesto alla Regione di fornire ai sodalizi delle diverse discipline un elenco dei centri sanitari abilitati ad attestare l`idoneità agonistica

Il segretario regionale del Codacons mette in guardia sulla documentazione medica “Sportivi, attenzione ai certificati“

SENIGALLIA – Occhio ai certificati illegali per gli atleti. Il Codacons Marche chiede maggiori controlli sui centri di medicina dello sport che operano senza le necessarie autorizzazioni per il rilascio dei certificati d`idoneità agonistica agli sportivi. Come tutti gli anni – afferma il presidente regionale Corrado Canafoglia – in questo periodo si intensificano le visite mediche per il rilascio dei certificati d` idoneità agonistica agli sportivi. Il regolare svolgimento di tale importante obbligo è basilare, onde prevenire problemi anche gravi di natura sanitaria per tutti gli sportivi che si attiveranno durante l`anno agonistico 2006-2007. Il Codacons Marche intende allertare tutti gli sportivi, le società sportive e gli organi preposti sul problema dei centri di medicina dello sport, che in questo periodo dell`anno intensificano la loro attività di visite mediche e rilascio dei certificati di idoneità agonistica. L`avvocato Canafoglia ricorda che la legge regionale in materia (la numero 33 del 12 agosto del 94) che sancisce che l`obbligo per le società sportive di presentare certificazioni mediche per il tesseramento dei propri atleti ed in mancanza di essi la responsabilità ricade sui legali rappresentati. Di recente abbiamo notato un proliferare di centri medici, alcuni dei quali rilasciano, nell`illegalità, certificati con dubbia validità anche a prezzi ridotti rispetto a quelli fissati dalla Regione Marche. E recenti sarebbero anche i controlli dei carabinieri del Nas ad alcune strutture che sarebbero state denunciate e i loro studi fatti chiudere, mentre alle società sportive sono state comminate multe e fatte ripetere le visite perché prive di validità. Onde evitare di dover piangere poi per un semplice difetto di controllo sulla regolare operatività dei centri di medicina dello sport, il Codacons Marche chiede che la Regione Marche, il Coni e l`Ordine dei Medici e le Forze dell`Ordine verifichino la regolarità dei centri medici, che rilasciano tali certificati a sportivi spesso ignari sulla regolarità o meno del modus operandi di detti centri. Così l`organizzazione a tutela dei consumatori chiede alla Regione Marche: di voler indicare a tutte le società sportive ed ai loro tesserati quali siano i centri di medicina dello sport regolarmente abilitati e quali siano le tariffe da praticare per le prestazioni richieste. Al Coni: se tutti i tesserati hanno presentato i certificati richiesti ed infine agli Ordini dei medici competenti di informare i medici che praticano tale attività, avvertendoli sugli oneri a cui devono adempiere e le responsabilità in caso di violazione. L`avvocato Canafoglia spiega infine che nelle Marche esistono 120 mila tesserati e che secondo un`indagine dell`Assessorato allo sport della Regione Marche circa il 30-40% della popolazione sportiva agonistica non si sottopone alle obbligatorie visite per l`idoneità agonistica. Non sempre sono omogenei i criteri di valutazione e le modalità operative tra i vari centri autorizzati ma fatto ancor più importante è verificare se tutti i certificati siano stati rilasciati da soggetti abilitati a sportivi ignari. Claudio Moroni, presidente della Pallacanestro Senigallia Goldengas afferma che ci siamo sempre rivolti a centri con le credenziali in regola mai metteremmo a rischio la salute dei nostri giocatori. Sulla stessa linea il referente della Us Pallavolo Senigallia Roberto Paradisi che aggiunge: Ci rifacciamo alla Asl o a strutture affiliate al Coni. Il vero problema è che l`Asl di Senigallia, a differenza di Fano, distribuisce male gli orari. In pratica in autunno sarebbe opportuno aumentare le ore per le visite e diminuirle col passare dei mesi.

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