«Speriamo non ci siano ricadute sulla produzione e sui lavoratori»
Il caso Fca non ha niente a che vedere con quello Volkswagen. Lo sottolineano quasi tutti i sindacati italiani che esprimono fiducia nel gruppo. Più prudente la Cgil: «Siamo in attesa di capire. Se dovessi fare un augurio è che non abbia delle ricadute sui volumi produttivi e sulla produzione in Italia», dice la leader Susanna Camusso. «L’ azienda ci convochi al più presto, i lavoratori sono preoccupati», afferma Michele De Palma, coordinatore Auto della Fiom. Il vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, conferma che «i modelli dei veicoli Fca Usa non sono stati oggetto di omologazione in Italia» e ricorda che il governo «sta collaborando con la Commissione europea». Scendono in campo i consumatori con Altroconsumo, che chiede chiarezza, mentre il Codacons presenta un esposto alla Procura della Repubblica di Torino per accertare «se i motori diesel contestati dalle autorità Usa siano commercializzati anche in Italia, o se lo siano stati in passato».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Tags: diesel, fca, motori, Volkswagen